Quando Bologna era un porto: rivive la città
segreta

I Bagni di Mario a Bologna
di Monica Conforti
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Lunedì 18 Novembre 2013, 15:46 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 13:50

Un reticolo di suggestivi canali lungo i quali scivolavano barconi carichi di merci e passeggeri. Fino a 2500 all'anno secondo i documenti ufficiali. Difficile, oggi, immaginare che Bologna fosse una città portuale. Invece è tutto vero. Le vie d'acqua che facevano da motore dell'economia cittadina erano numerose e ramificate, si facevano largo tra i palazzi e azionavano i meccanismi di molini, cartiere, seterie, tintorie. Poi c'era il Canale Navile, l'unico navigabile, che collegava Bologna a Ferrara da dove si raggiungevano in breve Venezia e i porti dell'Adriatico.

Accadeva fino a 300 anni fa. Negli anni i canali sono stati chiusi o coperti per costruire l’attuale città emiliana. Della loro storia e dei ben quattro porti (Corticella, Maccagnano oggi chiamato sostegno della Bova, Malalbergo e Bologna) era rimasta solo la memoria. Fino a quando grazie ai volontari dell’associazione «Amici delle vie d’acqua e dei sotterranei di Bologna», alcuni settori di quella straordinaria città segreta sono tornati ad essere visitabili. Fra le molte possibili escursioni spicca quella lungo il torrente Aposa, a cui si accede da un condotto in piazza Minghetti, che si percorre per un lungo tratto in un ambiente piuttosto ampio e regala la vista dell'intradosso del Ponte romano che un tempo rendeva possibile il passaggio del Decumano Massimo, ovvero della Via Emilia.

Una vera chicca è la Ghiacciaia, che faceva parte del complesso della Rocca di Galliera. Oggi fa parte del complesso alberghiero I Portici e si può ammirare su richiesta con i cunicoli che vi corrono intorno. Alcuni di questo furono utilizzati come rifugio durante la Seconda guerra mondiale.

Altra «scoperta» importante sono I Bagni di Mario. Adibito a uso idraulico, il complesso scende di una quarantina di metri sotto terra dove si apre con una sala ottagonale. Sulle pareti si possono scorgere bassorilievi e affreschi, tra cui i due leoni rampanti che probabilmente rappresentavano le insegne di Pio IV dè Medici di Marignano mentre ai lati della sala partono quattro cunicoli che portavano all'antica cisterna in pietra. Di grande bellezza una stalagmite che si è formata in un sifone all’interno di uno dei cunicoli che porta alle cisterne.

A Villa Guastavillani, poco fuori Bologna, merita una visita la stanza ipogea naturale. Qui un tempo c'erano deliziosi giochi d’acqua che venivano alimentati dagli acquedotti. Ma ancora oggi il luogo è di grande suggestione, con migliaia di conchiglie provenienti da tutto il mondo che ne decorano pareti e soffitti.

Per informazioni su orari di visita e altri itinerari nella Bologna sotterranea: Amici delle acque e dei sotterranei di Bologna www.amiciddeacque.org

I nostri consigli

I Portici Hotel, Via Indipendenza 69, Bologna, tel. 051 42185; www.iporticihotel.com; doppia da 130 euro. Un connubio tra le ricercate atmosfere Liberty di Palazzo Maccaferri e lo stile minimalista, arricchito da importanti pezzi di grandi firme del design italiano ed internazionale, come Stark, Kartell, Frau, Poliform, Minotti, Viabizzuno. Il ristorante è posto nei locali del teatro Edendi fine ‘800.

Palazzo Varignana Resort,Via Ca' Venturoli, Varignana (Bologna), tel. 05119938300, www.palazzodivarignana.it, camera doppia da 120 euro. Splendida dimora del '700 con Spa di ultima generazione su una collina a 30 minuti dal centro. Lusso e comfort al giusto prezzo.

Ristorante Al Sangiovese, Vicolo Del Falcone 2, Bologna, tel. 051 583057; http://www.alsangiovese.com; da 25 euro. Piccolo ma accogliente locale a breve distanza da Piazza Maggiore. In menù i piatti tipici regionali, come la cotoletta alla bolognese, la cui particolarità è il prosciutto sopra la carne. Tra i vini merita un posto d’onore il Sangiovese Condé di Predappio.

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