Coccole autunnali negli antichi borghi della valle del Metauro

Montemaggiore
di Sabrina Quartieri
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Mercoledì 25 Novembre 2015, 20:31 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 14:37
In periodi lontani e difficili impararono a vivere in modo autonomo e autosufficiente, da unici protagonisti del loro sostentamento. Nati dal dissolversi dell’antica organizzazione romana sul territorio, i borghi murati della bassa valle del fiume Metauro, oggi, restituiscono alla provincia di Pesaro-Urbino, in veste moderna, scenari e atmosfere dal sapore antico e dal fascino indiscreto.





Tra i paesini della vallata, Montemaggiore, quello che da sempre è chiamato il “Balcone sulla storia del Metauro”, si affaccia sullo scenario sottostante da un punto di vista privilegiato. Arrivare in paese, partendo da Roma, è semplicissimo: basta prendere la Flaminia verso Fano, uscire a Serrungarina e salire sulle colline per non più di dieci minuti. Un piccolo viaggio di circa 280 chilometri per raggiungere un angolo delle Marche, che saprà ripagarvi con una pausa rigenerante lontana dal caos, all’insegna delle coccole e dello charme.



Da Montemaggiore a San Giorgio, fino a Piagge, Orciano, Saltara e Montefelcino, si è costantemente accompagnati da un susseguirsi di piccoli centri arroccati sulle sommità di dolci colline che dominano il paesaggio. Incamminandosi tra le piccole vie di questi paesi ancora chiusi tra le calde mura di cotto rossastro, si incontrano il palazzo pubblico, la chiesa del santo patrono, le piazze per le assemblee e i mercati, le torri e i fortilizi, tutti siti ancora perfettamente conservati. E poi, i molti musei presenti, luoghi addetti alla custodia delle memorie del proprio passato. Spazi espositivi dedicati alla storia della civiltà contadina, dell’artigianato locale o delle raccolte di cimeli dell’ultima Guerra mondiale: tessere che ricompongono un complesso mosaico che, per secoli, ha caratterizzato la vita degli antichi castelli della zona.



Famoso per l’affaccio di Winston Churchill dai suoi balconi murati nel 1944 , e universalmente noto per la famosa battaglia del 207 a.C. che tolse al cartaginese Asdrubale la vita, e al fratello Annibale la speranza di poter piegare definitivamente la potenza romana, Montemaggiore domina la vallata con i campi costellati di case coloniche e piccole macchie di bosco, lasciando spaziare la vista dal mare Adriatico agli Appennini, dalle ripide colline ai filari di querce camporili, lungo le stradine di breccia e le ripe argillose. Il suo tessuto cittadino è caratterizzato da due torri campanarie che ne rendono inconfondibile il profilo, con piccole case affacciate sui vicoli, cortiletti e giardini dall’atmosfera vivace e serena. Da non perdere il museo “Winston Churchill” nella ex chiesa di Santa Maria del Soccorso.



Era la mattina del 25 agosto 1944, quando il primo ministro inglese, accompagnato dal generale Alexander (comandante del VIII corpo di armata inglese), salì al castello di Montemaggiore per osservare lo schieramento delle truppe nella valle del Metauro, pronte all’offensiva contro la Linea Gotica. Quella stessa notte prese il via l’operazione “Olive” che portò allo sfondamento dell’ultimo approntamento difensivo dell’esercito tedesco in Italia. Di tale evento, lo spazio espositivo raccoglie fotografie, testimonianze scritte, diari, documenti ufficiali, cimeli e dotazioni militari d’epoca, recuperando la memoria di avvenimenti che hanno segnato la storia del secolo scorso. Particolarmente significativa la foto in cui Churchill e Alexander, ripresi di spalle, seduti su una rozza panca, osservano la valle del Metauro aperta davanti a loro con l’ordinata tessitura dei filari di viti che scandiscono i terreni da cui da poco è stato falciato il grano.



Re dell’ospitalità del borgo, il Mons Major Relais è uno scrigno d’accoglienza: composta da sette camere dal sapore genuino, distribuite nel paese, con accesso indipendente e qualcuna con segretissimi giardini, la struttura vanta la presenza di camini d’epoca, soffitti con travi, letti in ferro, piccole cucine attrezzate, wi-fi gratuito e tv con pacchetto Sky completo. Grande valore aggiunto, la piscina nell’antica stalla e la vasca idromassaggio al posto dell’antica ghiacciaia; e ancora, una sala relax con dolcetti, tisane e frutta fresca. A disposizione degli ospiti, anche la sauna e un’interessante offerta di pacchetti benessere, dalla riflessologia facciale, alla plantare; dal trattamento osteopatico articolare, al più vivace “trigger point" per sciogliere tensioni, fino alle sessioni di “yogalates” (i prezzi wellness variano dai 45 ai 60 euro. Il costo della camera matrimoniale parte da 85 euro al giorno, in trattamento b&b. Per informazioni: www.monsmajor.it).



Con tavolini in legno e prelibatezze preparate in casa, il relais è dotato anche di un’accogliente frescheria: una cantina custode di tantissime leccornie del territorio, dalla tipica caciotta di Urbino, al pecorino della Valmetauro, dal formaggio maturato in fossa, al cacio a forma di limone, dal tufino, alla ricotta o alla mozzarella, conditi con olio di Cartoceto, dalle salse al tartufo, alle composte di visciole, fino al miele barricato. Qui, si può scegliere di ordinare un tagliere di salumi e formaggi locali, accompagnato da un bicchiere di vino Bianchello del Metauro, di Sangiovese dei Colli Pesaresi, o di uno dei passiti affumicati della zona; oppure ci si può fermare per una breve sosta, in cui concedersi un semplice caffè con fette di torta e biscotti preparati in casa con farine biologiche dei mulini della valle.