La prova è un po’ faticosa, ma si scopriranno panorami inediti, colline, prati, campanili, percorsi archeologici e antichi casali. Non serve andare lontano, ma solo percorrere in bicicletta il GSA cioè il grande sentiero anulare, il giro di Roma attraverso sentieri, parchi e piste ciclabili, evitando il più possibile strade trafficate. Sulla falsa riga del grande raccordo anulare, ma questa volta senza traffico.
L’idea è nata anni fa da alcuni ciclisti romani, che da sempre volevano realizzare l’idea di unire i parchi di Roma in un anello ciclabile quasi interamente al di fuori della rete stradale urbana.
«Infatti il bello è che si passa una giornata intera senza mai avere la sensazione di stare a Roma, perché anche persone che conoscono bene la città rimangono sbigottiti quando visitano luoghi come il Parco degli Acquedotti o il Parco di Tor Tre Teste o il Parco della Caffarella», afferma Pierfranceschi.
Questo giro speciale di Roma, è pensato sia per sensibilizzare la diffusione dell’uso della bicicletta, sia per far conoscere a più persone possibili quanti boschi, prati e rovine romane ci sono in una città come Roma.
Per partecipare a questo percorso non sono necessarie, prenotazioni o quote da pagare, ma serve solo presentarsi all’appuntamento, controllando il blog o social network come facebook. Gli appuntamenti fissi per i ciclisti romani, ma anche per gli appassionati di due ruote sono: uno in primavera e uno in inverno.
Ma vediamo meglio il percorso: si tratta di un anello di 50 chilometri e quindi si può percorrere da qualsiasi parte di Roma, dal punto più vicino alla propria abitazione e qualora non si fosse molto allenati, ci sono diverse vie di fuga, dove tornare indietro e mettere la bicicletta o sul treno o sulla metro.
L’appuntamento è alla Piramide Cestia, nel quartiere Ostiense, perchè può essere raggiunta da molte e diverse zone di Roma per mezzo di treni o metropolitane.
Si va verso il centro storico passando per l’Ara Pacis, arrivando a Ponte Milvio, villa Ada, ci si può fermare al laghetto della villa per poi percorrere la ciclovia dell’Aniene in direzione via Salaria. Verso l’ora di pranzo si arriva a Ponte Nomentano e entrare nella riserva dell’Aniene. E’ la volta di Ponte Mammolo. E poi si pedala verso il Parco di Tor Tre Teste.
Si riserva un po’ di energia per il Parco degli Acquedotti e la valle della Caffarella per poi tornare verso Piramide.
Prossimo appuntamento: in primavera, per la data precisa tenere d’occhio il blog www.gsaroma.wordpress.com o la pagina Facebook, relativa al grande sentiero anulare.