Il piccolo borgo di Aliano si candida a Capitale Italiana della Cultura

Busto di Carlo Levi (credits Valerio De Luca)
di Sabrina Quartieri
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Domenica 24 Luglio 2016, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 09:25

«Il paese non si vedeva arrivando, perché scendeva e si snodava come un verme attorno ad un’unica strada in forte discesa, sullo stretto ciglio di due burroni, e poi risaliva e riscendeva tra due altri burroni, e terminava sul vuoto». Così, lo scrittore Carlo Levi descriveva Aliano durante il confino in terra lucana. Oggi, a distanza di ben ottant’anni, quel piccolo borgo arroccato in provincia di Matera sogna in grande e punta a diventare Capitale della Cultura italiana nel 2018.

 

Una sfida, tra ambizione e provocazione, molto coraggiosa, per un centro oggi ben più noto proprio grazie al soggiorno dell’autore del “Cristo si è fermato ad Eboli”, sepolto ad Aliano, e al parco letterario a lui intitolato. Assieme ad altre città, come Palermo, Comacchio e Ostuni, che si sono già candidate nelle settimane scorse, il Comune lucano ha ufficialmente inviato il dossier al Focus Point “Capitale della Cultura” del Ministero dei Beni Culturali. Un documento creato sulla base del ricco programma culturale “TerrACreativA" e degli investimenti fatti negli anni passati per aumentare le strutture ricettive di un territorio dalle tante potenzialità da un punto di vista turistico, a partire dal parco dei calanchi. 


Aliano è ormai rinomato per l’appuntamento con il Premio letterario intitolato a Levi e per la sua rete museale, che va dalle opere leviane al presepe di Franco Artese e di Paul Russotto, fino allo spazio dedicato alla civiltà contadina. A tutto questo si aggiungono il patrimonio del centro storico, il carnevale alianese, la kermesse “La Luna e i Calanchi” e il "Festival di paesologia" diretto da Franco Arminio. Così, per la prima volta, un borgo con poco più di mille abitanti, diventa protagonista, grazie alla cultura, di un grande riscatto sociale e prova a realizzare un sogno che potrebbe avverarsi un anno prima di Matera 2019.

 
La struttura responsabile per l’elaborazione e promozione del progetto, per la sua attuazione e per il monitoraggio dei risultati, è il Parco Letterario “Carlo Levi” Scarl, attivo dal 1998, mentre la struttura di progetto che ha redatto le 60 pagine di dossier è composta da Giuseppe Serra, Domenica Maria Rinaldi, Pietro Dilenge, Luigi Bubbico, Lodovico Alessandri, Angelo Colangelo, Nicola D’Imperio, Franco Arminio, Gaetano De Luca, Cristina Florenzano e Giovanni Risi. Fanno parte invece del Comitato promotore, tra gli altri, Luigi De Lorenzo, da poco riconfermato sindaco di Aliano (presidente), Marcello Pittella, presidente della Regione Basilicata e Stanislao de Marsanich, presidente Rete Nazionale de I Parchi Letterari. 




 

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