L'ANALISI
Il ko con il Taranto, nonostante sia arrivata comunque la qualificazione ai play off, ha lascia inevitabilmente un po' di amarezza in casa nerazzurra, specialmente per un primo tempo in cui la squadra non è stata in grado di trovare il giusto equilibro e le contromisure per frenare la formazione di Capuano, compatta, aggressiva, veloce e cinica.
Le assenze non hanno aiutato Fontana che, così come accaduto a Benevento, ha dovuto ridisegnare la squadra specialmente in mezzo al campo. Con la contemporanea assenza di capitan Di Livio (che ha scontato le due giornate di squalifica) e Mazzocco, il tecnico ha riposizionato Crecco nel ruolo di intermedio per sfruttare la sue capacità atletiche, con Paganini dall'altra parte a supportare il lavoro in cabina di regia di Riccardi. Anche in difesa, vista l'indisponibilità di Rocchi e Cortinovis, Fontana ha chiesto un sacrificio a Marino (elogiato a fine gara), affiancato da Vona, con De Santis e Ercolano chiamati ad assorbire l'intraprendenza del Taranto sulle corsie laterali.
E nel primo tempo, soprattutto sul lato destro difensivo, gli ospiti hanno martellato a più riprese, costruendo l'azione che ha portato al primo gol di Zonta, bravo nell'inserirsi e nel prendere di sorpresa la retroguardia pontina, in collaborazione con Simeri, per poi superare Guadagno con un tocco morbido a due passi dalla porta.