Weekend a Cork, per il meglio della cucina irlandese

Il Cronin’s Pub di Crosshaven
di Marta Ghelma
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Martedì 3 Settembre 2013, 13:18 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 08:10

Un viaggio a Cork e dintorni l’occasione ideale per scoprire dove nascono e si consumano le eccellenze dell’irish food. Ecco gli indirizzi da non perdere per esplorare, in soli due giorni, la nuova frontiera del turismo eno-gastronomico europeo.

La mattinata comincia con un’abbondante colazione a base di tè, marmellata e scones, i tipici dolci irlandesi, al Farmgate Café (www.farmgate.ie), il classico ritrovo ospitato all’interno del Cork English Market (www.corkenglishmarket.ie). Un tour dello storico mercato coperto, attivo dal 1788, offre un assaggio completo dei prodotti tradizionali irlandesi, con un’attenzione particolare al cibo organico e alle realtà regionali e artigianali.

Per pranzo, il miglior pesce fresco si ordina al Fishy Fishy Restaurant (www.fishyfishy.ie) di Kinsale, il ristorante nato da una pescheria e gestito dallo chef Martin Shanahan, protagonista di popolari lezioni di cucina via cavo. Nel pomeriggio, ci si sposta all’Ummera Smokehouse (www.ummera.com), nel vicino paese di Timoleague, dove da oltre quarant’anni la famiglia Creswell affumica, senza aggiunta di conservanti, salmone organico, salmone organico marinato, anguilla, pollo, anatra e bacon. La prima giornata si conclude nel migliore dei modi cenando alla Blair’s Cove (www.blairscove.ie), una delle più suggestive sale da pranzo della regione, ricavata in una dimora tradizionale del Settecento che s’affaccia sulla Dunmanus Bay. Lo chef Richard Milnes e il suo team conquistano i commensali grigliando ottima carne sul forno a legna che domina e riscalda l’ambiente.

L’indomani inizia con una visita all’esemplare Gubbeen Farmhouse (www.gubbeen.com), un’azienda a ciclo completo creata e cresciuta con amore dalla famiglia Ferguson. Se gli ottimi formaggi sono i gioielli della vulcanica Giana, il figlio Fingal s’occupa della charcuterie e la sorella Clovisse delle erbe e dell’orticoltura. Si passa, poi, dal salato al dolce, con un tour della Glenilen Dairy (www.glenilen.com), il regno d’Alan e Valerie Kingston: qui, nella fattoria di Drimoleague, il latte si trasforma, lontano da ingredienti artificiali, in burro, yogurt e golosi cheesecake, mousse e crème fraîche.

Per cena, lo chef Willam O’Callaghan aspetta i suoi ospiti nella lussuosa Longueville House (www.longuevillehouse.ie), per un raffinato viaggio nel gusto a base di prodotti coltivati e allevati nella lussuosa tenuta a due passi dal fiume Blackwater. L’ultimo giorno ci si dedica a Crosshaven dove, dopo una scampagnata tra i pascoli della fattoria di Billy Nicholson, ci s’immerge nell’atmosfera di un tipico pub irlandese, pranzando con un hamburger e un boccale di Guinnes allo storico Cronin’s Pub (www.croninspub.com).

Per smaltire le calorie in eccesso, quindi, si può curiosare tra i lieviti e le farine di Darragh Ryan, il simpatico panificatore della Arbutus Bread (www.arbutusbread.com) di Mayfield. Il week-end eno-gastronomico, infine, non poteva concludersi senza una cena e un soggiorno alla Ballymaloe House (www.ballymaloe.ie), dal 1964 sinonimo di stile, buon cibo e ospitalità irlandese. P.s.: per un corso di cucina locale, la scuola migliore di Cork e dintorni è il Good Things Café (www.thegoodthingscafe.com).

Informazioni

Turismo Irlandese, Piazzale Antonio Cantore 4, Milano, tel. 02.48296060, www.ireland.com.

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