Fuga a Bristol, la piccola East London del Sud dell’Inghilterra

Bristol - murales by Cheba (foto di Rebecca Roviglioni)
di Sabrina Quartieri
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Lunedì 28 Novembre 2016, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 17:51

Tra canali, boutique vintage e street art, sembra proprio di passeggiare per le vivaci strade di East London. Invece si tratta di Bristol, una piacevole città del Sud dell’Inghilterra, colorata, allegra e ideale da girare a piedi, la meta giusta per una fuga di un weekend. Fucina di artisti e grandi attivisti, la località è rinomata per i suoi tantissimi graffiti e murales, illegali e non, che è possibile conoscere partecipando ad un interessante tour tra i disegni firmati Banksy (il celebre artista nato e cresciuto qui) e non solo. Al seguito delle preparatissime guide di WhereTheWall, il sabato o la domenica mattina alle ore 11 si può partire da Park Street e arrivare a Stokes Croft, passando per Nelson Street, e ammirare il meglio della scena artistica di Bristol dagli anni '80 in poi. 
 

 

Stencil, spray e oli, per qualche ora saranno gli unici protagonisti del giro che si snoda tra palazzi un tempo grigi o monocromatici, e oggi trasformati in opere d’arte a cielo aperto. Oltre alle due di Banksy, sono tante le creazioni che compongono infatti il vivacissimo puzzle di graffiti che colora la città, grazie all’estro di artisti locali e internazionali come JPS, Stik, El Mac, Aryz, Pixel Pancho, Banksy e tanti altri. Patria di una vibrante scena musicale legata a nomi come Tricky, Portishead e Massive Attack (di casa ancora oggi nei locali della città), Bristol poi è da sempre una meta stimolante anche per chi è in cerca di nightclub e concerti: per una serata all'insegna dei live, il Number 1 Harbourside è la scelta giusta.

Gli amanti del jazz e del blues troveranno invece ciò che apprezzano all'Old Duke, così come in altri pub lungo la King Street, casa della musica di qualità. Per chi ama fare tardi, il club giusto è il Thekla, dove si suona su una barca. A Bristol non mancano neppure i locali “gay friendly”: punto di riferimento per il turismo omosessuale è, su tutti, il The Queen Shilling, dove l’artista JPS ha realizzato ben due graffiti: il primo illegale e il secondo, un omaggio all’attore Andy Whitfield della serie televisiva Spartacus, su commissione dello stesso proprietario del club. Molto frequentato dai gay anche The Pineapple, un bar famoso per i tanti eventi in calendario, incluso lo “street party” che si tiene ogni anno ad agosto. Non da meno poi la zona di Old Market, ricca di pub e club come The Lounge, The Palace, Bristol Bear Bar, The Retreat and Old Castle Green. Da non perdere, infine, Flamingos, noto per le sue notti folli.

La città, inoltre, è sede di molte kermesse che vengono organizzate di mese in mese, dal Bristol Harbour Festival al Bristol International Ballon Festival, dal Bristol Shakespeare Festival fino al Make Sunday Special (www.visitbristol.co.uk). Oltre alle manifestazioni più importanti poi, nella cittadina basta uscire di casa per trovare, ad ogni angolo, localini, botteghe indipendenti con i dischi più impensabili, gallerie di collettivi d’artisti, negozi vintage e divertenti mercatini. Su tutti, il St Nicholas Markets, dove si passa il tempo a fare shopping di oggetti stravaganti o ad assaggiare street food. Tra le bancarelle si può anche cercare di cambiare le sterline con il famoso Bristol Pound, una moneta locale attiva dal 2012 che viene accettata da molti commercianti della zona. 

Riguardo il gourmet, una volta in città è d’obbligo una tappa al Bristol Cider Shop, per provare un buon sidro artigianale fatto esclusivamente con mele locali. Per un pranzo salutare ed etico, c’è il quartiere alternativo di Bristol, Stokes Croft.
L'indirizzo da segnare è Gloucester Road: qui si può cenare al Café Kino, dove viene servita anche cucina vegana, oppure al The art house café, per ordinare i piatti che portano i nomi di Banksy, dei Portishead, Massive Attack e così via. Ancora, The Canteen è il locale ideale per un pit-stop enogastronomico con vista graffiti. Fuori dal famoso locale, si trovano due murales da non perdere: “The Mild Mild West” di Banksy e “Breakdancing Jesus” di Cosmo Sarson. 

Per chi si ferma in città almeno un weekend, sono davvero tante le cose da fare. Come iniziare la giornata con un salto indietro nel tempo, a bordo di una nave storica nella zona del porto: la SS Brunel Great Britain. Il viaggio continua in compagnia della storia marittima di Bristol con una visita al Cantiere navale Underfall. Ma se le attrazioni della zona del porto sono facili da esplorare a piedi, la vera esperienza dell’“harbourside” si vive sul battello Bristol Ferry Boat. Ancora, a soli cinque minuti d'auto dal centro, Clifton Village è un luogo grazioso per fuggire dall'atmosfera cittadina e immergersi tra le creazioni dei tanti negozi indipendenti del quartiere. E per una pausa con vista mozzafiato, non lontano c’è il Clifton Supension Bridge, aperto nel 1864. Da allora, lo stesso sovrasta il fiume Avon e l'omonima gola.

Considerata una delle più importanti al mondo, l'opera porta la firma di Isambad Kingdom Brunel, appena 23enne al tempo della costruzione. Un centro visite con entrata gratuita racconterà la storia di questa impresa e la sensazione che vissero gli operai lavorando sospesi a ben 75 metri dal suolo. A Bristol infine sono diverse le soluzioni per dormire: si può optare per il Double Tree by Hilton, centrale, comodo e confortevole (dall’aeroporto si prende il bus Bristol Flyer e si scende a Radcliffe Way), oppure per un vecchio magazzino del XVII secolo, utilizzato un tempo per stivare lo zucchero e oggi restaurato, l'Hotel du Vin Bristol. In zona St Nicholas Markets, c’è invece la Brooks Guest House Bristol, per una soluzione non proprio comoda ma sicuramente originale: si può pernottare in un caravan sul tetto dell’hotel. Per la migliore sistemazione "low cost" invece c'è lo YHA, un ostello elegante con oltre 130 posti letto divisi tra dormitori e stanze private. 

(per info: www.visitbritain.com)

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