Evocano un certo senso di desolazione ma, nello stesso tempo, limpressione è di trovarsi in aree dove il tempo si è fermato. Una volta abitate e cariche di voci che si levavano nellaria a dimostrare la presenza umana, ora molte città del Lazio sono state dimenticate. Il bisogno di lavorare in grandi centri o fenomeni naturalistici di una certa entità, hanno causato labbandono e non sono molti coloro che conoscono questi centri spesso facilmente raggiungibili da Roma, anche perché tanti sono quelli che sorgono nella provincia di Viterbo.
Antuni: è in provincia di Rieti evidenziato dal Lago del Turano che è artificiale.
Norba Antica: nel Parco Archeologico cè linsieme di rovine romane e medievali dellomonima città, un tempo piuttosto nota, anche perché con la Città Eterna, aveva combattuto le Guerre Puniche. Dopo la vittoria di Silla, gli abitanti diedero fuoco allarea e preferirono morire. La sua storia travagliata ha ripreso quota nel Basso Medioevo, fino allabbandono intorno al XII secolo.
Galeria Antica: poco distante dal borgo di Santa Maria di Galeria è ancora carica di ruderi. In epoca etrusca è stata una zona importante ma dopo il Settecento è stata abbandonata per via delle incursioni saracene e la malaria.
Camerata Vecchia: vicino a Subiaco, oggi è in totale rovina e difficile da raggiungere. Si trova a 1200 metri di altezza e nonostante tutto fino a un secolo e mezzo fa era abitato.
Ninfa: con la sua posizione strategica era nel Medioevo lunica via di accesso al sud. Oggi restano le rovine della città abbandonata nel Quattrocento.
In provincia di Viterbo
Monterano: sorge nellomonima Riserva Naturale con le sue rovine affascinanti. Nel Settecento è iniziata la fine di quello che era stato un luogo carico di gloria e ricchezza e piano piano la malaria ha decimato i pochi rimasti. Particolare la fortezza e la fontana con il leone scolpito dal Bernini.
Faleri Novii: non lontano da Civita Castellana, era un tempo un centro etrusco, caduto in dominazione romana. Non è più popolato dal Settecento, dopo le battaglie tra francesi e borbonici. In tempi recenti, però, sono stati riportati alla luce gli antichi resti.
Norchia: anche questo centro abitato è legato agli Etruschi ed è noto per la sua necropoli. Dellepoca romana restano un castello e le tombe usate nel Medioevo come abitazioni a grotta.
Celleno: città etrusca che è stata occupata dai romani, è stata un importante nodo di comunicazione. Fu, però, un terribile terremoto a fine Seicento a danneggiarla così come le guerre napoleoniche e le epidemie, tanto che poi il centro abitato è stato spostato. Il castello Orsini e le sue chiese, restano ancora oggi un vero patrimonio.