In Messico tutto l’anno, meglio ancora se d’estate. I gusti degli italiani, soprattutto in questo 2015, hanno evidenziato una netta preferenza verso il Paese dei Maya e del sombrero. Non sono pochi coloro che hanno organizzato da queste parti le loro ferie tra foreste tropicali e vegetazione colorata e rara, distese desertiche e acque limpide. Per gli amanti del trekking, poi, non mancano i percorsi montagnosi, alcuni raggiungono persino i 5mila metri.
Quando si parla di Messico, però, il primo pensiero è sempre legato alla sua storia e alla cultura, oltre che ai suoi variopinti souvenir.
Guanajuato: capitale dell’omonimo stato è un perfetto ritratto dell’epoca coloniale. Per godere della splendida vista si può organizzare un volo in deltaplano o a bordo di una mongolfiera. La forma del terreno ricorda il profilo di una rana e si trova nella regione del Bajío, o “il cuore del Messico” ed è la località ideale dove gustare la cucina tipica.
San Miguel de Allende: pittoresca e cosmopolita, fu una tappa di sosta lungo la Ruta de la Plata, il percorso dell’argento diviso tra Zacatecas e Città del Messico. Da visitare il centro storico, con edifici di epoca coloniale e strade acciottolate.Chi ama l’arte non resterà deluso tra negozi di artigianato e numerose gallerie.
Queretaro: pure in questo caso, molto particolare è il centro storico. Patrimonio Unesco dal 1996 è carico di palazzi risalenti al XVII e XVIII secolo e residenze coloniali ancora ben conservate.
Oaxaca: tra mercati e feste popolari, si può assaggiare il cioccolato locale così come le cavallette, uno spuntino qui molto popolare. Il periodo di massimo splendore ha riguardato il 500 a.C e l’800 d.C.
San Cristobal de las Casas: sorge in una fertile vallata, tra montagne dello stato del Chiapas e la presenza di vari gruppi di indigeni che discendono dai Maya. Questa popolazione parla una propria lingua, vanta particolari abiti tradizioni diversi a seconda del gruppo e vive di agricoltura.
Per ulteriori informazioni:
http://www.visitmexico.com/it/