Francesca Pascale: «Con Berlusconi complicità che non vedo in altre coppie». Poi la frecciatina a Marta Fascina

L'ex compagna racconta il suo rapporto con Silvio e il matrimonio con Paola Turci

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Martedì 30 Aprile 2024, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 07:43

Francesca Pascale parla per la prima volta in un’intervista a Belve e non si risparmia: dalla storia con Berlusconi al matrimonio con Paola Turci, l'ex compagna di Silvio si racconta a tutto tondo. 

Le foto con Paola Turci

Quando Fagnani chiede alla Pascale delle prime foto che la paparazzano in barca con Paola Turci, alla fine della relazione con Berlusconi, pascale rilascia una dichiarazione molto pesante: «Quelle foto sono state fatte da una persona di Forza Italia vicina all’area sovranista, che mi ha sempre particolarmente odiata». Quando Fagnani incalza: «C’era un disegno? Ma era un fotografo o un politico?», allora Pascale dichiara: «Erano mandati da una persona vicinissima a Matteo Salvini che voleva regalare tutto il pacchetto di Forza Italia a Salvini. Io questa cosa la sopportavo malissimo. C’e’ stato un disegno ben preciso per fare di me un problema da risolvere e quindi mi ha seguito e hanno infranto le regole della morale per farmi male». Fagnani conclude chiedendo “da quelle foto si e’ sentita solo violata, o anche liberata”, la risposta è un colpo al cuore: «Mi sono sentita violentata».

 

L'amore con Berlusconi

E sul matrimonio con Berlusconi«Io e Silvio avevamo una forte complicità che fatico a vedere in altre coppie. Le cene? Capisco tutto ma tutte le sere a cena con Tajani, Gasparri... Con Silvio c'era un rapporto aperto, io non ne sentivo il bisogno. Non sentivo il bisogno di andare da altre parti. La bisessualità non l'ho mai nascosta, fa parte della mia persona, non la nascondo. È evidente, nasconderla è imbarazzante». Fagnani ricorda a Pascale una sua dichiarazione: «Lei ha detto che chiedeva tutti i giorni a Berlusconi di sposarla...». La Pascale replica lanciando una frecciatina a Marta Fascina: «No, affatto, non ho mai sentito la voglia di sposarmi, anche perché poi magari mi sposava ed era finto e francamente piuttosto che finto, meglio niente». A quel punto la Fagnani le ricorda di aver dichiarato che «se fosse stata invitata, ci sarebbe andata fumando una joint», e Pascale ridendo, ammette: «Sì, mi sarebbe piaciuto fumarmi un cannone». Per poi lanciare l’ultima stoccata: «Berlusconi era lucido, certe sciocchezze non le ha mai fatte con me».

Il padre violento

I racconti della Pascale toccano anche corde più intime con il ritratto di un padre anaffettivo e violento. Quando la Fagnani le chiede se la sua sia stata “un’infanzia piu’ felice o piu infelice”, la Pascale spiega: «Felice, anche se come tutte le bambine sono stata anche io innamorata di mio padre, ma quella fiducia che una bambina ha verso il proprio papà è stata ingannata, tradita, mortificata dal suo modo violento e disamorato di trattarci».  A quel punto la fagnani insiste “lei mi parla di violenze?” e la Pascale confessa: «Ci sono stati atteggiamenti violenti, ma preferisco tenerlo per me». E infine alla domanda della giornalista: «Mi dica solo com'è oggi il rapporto con suo padre?», Pascale ammette: «non esiste».

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