Uno slalom alla noia. Il campione di sci austriaco Marcel Hirscher ha deciso di tornare in pista dopo cinque anni di inattività. Il suo rientro in pista, curiosamente, avverrà sotto la bandiera dei Paesi Bassi (nazione d'origine di mamma Sylvia), perché la volontà del leggendario sciatore è quella di non togliere il posto a nessuno dei suoi compagni di squadra in vista dei Mondiali casalinghi di Saalbach, il grande obiettivo - a questo punto - del vincitore di ben 8 coppe del mondo consecutive. Ski Austria ha già dato l’ok al trasferimento, adesso l’ultima parola spetta alla Fis, la federazione internazionale, che non dovrebbe porre alcun veto. «È più semplice per tutti che non gareggi per l’Austria, non volevo in alcun modo togliere risorse a tanti ragazzi, sono loro il futuro. È nato tutto in poco tempo, ora sono felice di poter cogliere un’altra occasione per vivere la mia passione più grande», ha dichiarato il 35enne salisburghese, ritiratosi nel 2019, che ha già vinto in carriera tutto quello che c’era da vincere.
I PROTAGONISTI
Hirscher è solo l’ultimo dei campioni dello sport che non hanno resistito al fascino del rientro. Ma non sempre l’ultimo ballo è andato come sperato. Nel tennis, per esempio, i ritorni sono stati spesso dei flop: dalla Seles alla Davenport, passando per la Henin, anche se il caso più eclatante è quello di Bjorn Borg. Stanco del suo rifugio dorato, il fuoriclasse svedese si ripresentò dopo sette anni con una racchetta di legno contro giocatori che, oltre a essere molto più giovani, utilizzavano racchette in grafite. Il “come back” nel tennis andò bene, invece, a Martina Navratilova: scese in campo sei anni dopo e vinse a quasi 50 anni il doppio misto agli Us Open 2006.