L'Italbasket con sindrome di Down campione del mondo: battuta la Turchia 18-17

È la quarta volta che gli Azzurri vincono questa competizione

L'Italbasket con sindrome di Down campione del mondo: battuta la Turchia 18-17
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Lunedì 25 Marzo 2024, 12:34

L'Italbasket con Sindrome di Down diventa campione del mondo per la quarta volta. In una partita molto combattuta, con parziali parziali: 3-5; 6-2; 3-3; 6-7, gli Azzurri hanno battuto la Turchia e hanno messo in bacheca l'ultimo trofeo che mancava: il successo ai Trisome Games, la competizione mondiale per atleti con Sindrome di Down. Nonostante il folto pubblico turco a gremire le tribune, l'Italia ha resistito beene, anche grazie alla spinta dei tifosi accorsi a supporto della Nazionale. Sono ora 4 le manifestazioni mondiali e 2 europee nel palmares azzurro, a cui si aggiunge la soddisfazione di veder premiato anche Davide Paulis come miglior giocatore del torneo. 

La squadra

Alex Cesca (cap)
Davide Paulis
Andrea Durante
Stefano Barollo
Alessandro Greco
Emanuele Fiorini
Francesco Leocata
Andrea Rebichini

Referente Tecnico Nazionale e ct Giuliano Bufacchi

Assistenti tecnici: Francesca D'Erasmo e Mauro Dessì

«Grande soddisfazione»

Ecco il commento del ct Bufacchi dopo il trionfo: «Belissimo.

Da anni con la Turchia le partite sono di alto livello perché il loro allenatore, col quale siamo amici, lavora bene come noi. La soddisfazione è maggiore quando batti un amico. La prossima volta vinceranno loro? Possibile. È il bello dello sport».

Entusiasta il Capo Delegazione Gaspare Majelli:«La nostra rappresentativa di Pallacanestro, dopo aver vinto tutti gli incontri di qualificazione e di semifinale, si aggiudica il titolo di campione del mondo ai Trisome Games 2024. La finale giocata contro la Turchia, paese organizzatore, è stata ricca di grandissime emozioni, giocata con grande equilibrio tra le due formazioni e tirata punto a punto fino agli ultimi secondi, tutti al cardiopalma. I nostri ragazzi, anche sotto il tifo rovente dei padroni di casa, hanno mantenuto da veri campioni la giusta concentrazione che gli ha consentito di difendere il titolo mondiale».

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