PERUGIA – Il ritorno di qualche personaggio assente da un po' di tempo, perché in prigione o perché allontanato. I posti liberi nel mercato dello spaccio lasciati a seguito di importanti operazioni anti droga da parte delle forze dell'ordine e che fanno gola, perché quello dello smercio di stupefacenti è un settore che garantisce sempre guadagni importanti. Il gravitare nella zona di personaggi che di quelle dosi hanno bisogno, e che non esitano anche a compiere qualche per avere qualunque “moneta" necessaria all'acquisto delle dosi. Da ultimo, il riproporsi del fenomeno dei furti di borse e portafogli con all'interno bancomat e carte contactless che entro certi limiti di spesa possono essere utilizzate senza pin.
Questi, in ordine più o meno sparso, i motivi di una ripresa negli ultimi tempi di situazioni che a Fontivegge fanno stare le persone poco tranquille. Come spesso accade, e come sta accadendo da qualche settimana, le dispute finite a coltellate (almeno quattro in poco più di un mese tra feriti, denunce e almeno due balordi ancora da identificare) rappresentano l'elemento “scenico", perché particolarmente impattante, di una quotidianità che chi vive e lavora nelle zone intorno alla stazione però registra come preoccupante. Specie in vista del periodo estivo in arrivo, con tutte le problematiche conosciute e riconosciute in termini di schiamazzi e persone moleste nel cuore della notte.
PRESENZE E RITORNI
Il ritorno in zona di personaggi legati allo spaccio è uno degli elementi segnalati nelle ultime settimane da chi, tra cittadini e appartenenti alle forze dell'ordine, quotidianamente vive l’area della stazione. Personaggi che chiaramente hanno tutto l'interesse a recuperare posizioni di forza in quello che da tempo è considerato il maggior mercato cittadino dello spaccio di droga.
Ma ritorni, racconta qualche commerciante che comprensibilmente preferisce rimanere nell’anonimato, sono anche quelli di almeno un paio di personaggi che tra settembre e ottobre scorsi avevano creato allerta per i furti di carte da borse e zaini lasciati nelle auto in sosta e con le quali facevano spese sfruttando l'assenza di richiesta pin fino a un certo limite. Qualche giorno fa ci hanno pensato due poliziotti della postale fuori servizio ma sempre connessi a bloccare un balordo che faceva spese con soldi non suoi, ma ancora forse l'azione di contrasto potrebbe dirsi non terminata.
Non a caso, infatti, qualche giorno fa i carabinieri hanno annunciato una prossima ripresa di pattuglioni e controlli coordinati proprio nella zona di Fontivegge.
Michele Milletti
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