Terni, minacciata con una siringa davanti a casa, poi le mani al collo: paura a Borgo Bovio

Brutta avventura per una donna, mentre rincasava si è trovata di fronte un tossicodipendente: "Mi ha messo le mani addosso e mi ha pure detto che mi avrebbe ammazzato". La polizia interviene con la pistola elettrica

Terni, minacciata con una siringa davanti a casa, poi le mani al collo: paura a Borgo Bovio
di Paolo Grassi
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Giovedì 14 Settembre 2023, 00:45 - Ultimo aggiornamento: 08:15

Rientrare dopo una giornata lavorativa e trovarsi proprio di fronte al portone di casa un tossicodipendente che sta assumendo droga e si avvicina con fare minaccioso, mettendo successivamente pure le mani addosso. Di questi tempi, può capitare anche questo. E' successo a Terni, nel complesso di case popolari tra via Eugenio Chiesa e via Rosselli, quando martedì nel tardo pomeriggio una donna di 50 anni, residente in quel complesso, si è avvicinata al portone della sua abitazione dopo essere rientrata dal lavoro. Proprio quando aveva le chiavi in mano, si è trovata di fronte il giovane, un ternano, poi denunciato. «Sì, tenevo le chiavi ed ero pronta ad aprire la porta di casa - racconta Francesca (che preferisce comparire con un nome di fantasia) - e lui aveva in mano una siringa. Mi minacciava, dicendomi che non potevo avvicinarmi a casa mia. Io lo ho scansato e sono riuscita a entrare. Poi, però, mi sono affacciata, sempre dalla porta di casa e pensando fosse andato via, ma lui era ancora lì. A quel punto, mi ha persino minacciato e mi ha detto di andare via altrimenti mi avrebbe ammazzato. Ho subito chiamato la polizia». Tra l'altro, la donna si è trovata a discutere con l'inatteso interlocutore anche dopo l'arrivo degli agenti, quando quest'ultimo le ha pure portato una mano al collo. «Lo ha fatto davvero e proprio davanti ai poliziotti - racconta - e solo un loro intervento lo ha fatto desistere». Gli agenti di polizia, infatti, intervenendo, hanno dovuto calmare il giovane, già noto come tossicodipendente, immobilizzandolo con una pistola elettrica e bloccandolo a terra, visto che lui continuava a inveire e minacciare, anche a sputi e parolacce e contro gli agenti stessi. Sul posto, poco dopo, anche la Guardia di finanza. La donna è andata poi in questura, per completare la denuncia presentata. Ha raccontato formalmente agli agenti tutto ciò che è avvenuto. «Non è possibile - commenta - che una persona si avvicini a casa propria e si ritrovi qualcuno che la minaccia. Il problema della sicurezza, in questa zona, c'è da parecchio. Abbiamo più volte cercato di sensibilizzare anche il Comune e l'Ater (l'agenzia per l'edilizia residenziale pubblica, ndr), ma non ci hanno mai dato risposte, lasciandoci anche in una situazione di degrado legato pure ad altri problemi, come le condizioni dell'asfalto in strada, alcuni portoni danneggiati e lo stato in cui si trovano alcuni nostri alloggi all'interno». La donna, dunque, come tanti altri abitanti di quella zona, chiede più attenzione: «Prima ancora di pensare ai fiori su lampioni - dice - si dovrebbe prestare attenzione ad altri problemi, legati alla sicurezza e all'incolumità dei cittadini».

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