In 4x4 nel deserto di Lawrence d'Arabia: viaggio da film in Giordania

In 4x4 nel deserto di Lawrence d'Arabia: viaggio da film in Giordania
di Francesca Spanò
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Sabato 18 Aprile 2015, 17:36 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 15:03

Ogni granello di sabbia rossastra che il vento leggero trasporta lontano, cancella pensieri e preoccupazioni e immerge il visitatore in una atmosfera senza tempo. Kefiah in testa, sistemata a ricordare il copricapo tradizionale, può iniziare il tour del paesaggio desertico più bello di tutto il Medio Oriente. Il Wadi Rum, attrazione tra le più amate in Giordania, è uno spettacolo da vivere al meglio, possibilmente decidendo di restare in loco più di un giorno, per godere di albe e tramonti infuocati, per provare il classico tè tra le dune e non rinunciare ad un giro avventuroso sulle Jeep.


Quando il sole si prepara a lasciare spazio al crepuscolo, non c’è niente di meglio che raccogliere le emozioni e scorgere lo scenario da una roccia con magica vista verso orizzonti lontani, formati da merletti di sabbia in geometrici disegni diversi.

Ora piccole montagne, ora distese piatte e rigate o semplicemente un mare di sfumature da vedere con gli occhi del cuore e dell’anima.

Il wadi fa parte di una serie di faglie parallele che a prima vista appaiono come lunghe vallate a sud delle montagne di Shara. Intorno piccoli promontori di granito, basalto e arenaria che raggiungono gli 800 metri e arricchiscono un contesto che ha i suoi lati misteriosi, quando si incontrano vecchi scheletri di animali, i quali non sono riusciti a completare il cammino nel deserto, forse per il troppo caldo.

Quasi come un libro millenario, a raccontare la storia del Wadi Rum ci ha pensato l’erosione che ha modellato tutto intorno e la presenza di scarsa vegetazione, a cominciare dalla pianta del sapone, fino ad arrivare a speroni che somigliano quasi a candele accese nel buio della notte che si avvicina.

Girando in auto si notano canyon, sorgenti nascoste, gole e ponti di roccia, ma l’idea di trovarsi persi nel nulla, soprattutto se accompagnati da guide locali (come è consigliabile) è una illusione. Difficilmente si varcherà la soglia del territorio delle altre tre tribù presenti, se non per un consenziente saluto, mentre si potrà scegliere di dormire nel deserto in un campo tendato. Attenzione in questo caso alla grande escursione termica che interessa l'area durante la notte.

Di sicuro, il territorio arido è comunque abitato da beduini seminomadi e non sono rari dei paesi dall’aspetto moderno, come lo stesso Rum. Sin dal passato, del resto, non è mai stato un luogo isolato e lo si nota dalle incisioni rupestri e dai resti di un tempio nabateo.

Come mai il deserto del Wadi Rum è così mitico e famoso

Questo è stato il magico scenario di parte del film Lawrence d’Arabia e sin dalla prima visita è facile percepirne l’atmosfera di avventura e mito che lo pervade. La strada per arrivarvi è quella indicata sull’autostrada del Deserto in direzione est, presso il paese di Rashdiyyed, a 42 chilometri a nord di Aqaba. Si tratta di un percorso costeggiato dalla ferrovia di treni-merce e i mezzi pubblici per giungere sono rari, perché quasi tutti i visitatori preferiscono comodi viaggi organizzati. Si può partire più facilmente da Petra, Aqaba o in taxi. All’ingresso si incontra il centro visitatori, dove i pullman devono fermarsi, ci si può rinfrescare un attimo, prima di pagare la quota d’accesso, il cui denaro va quasi completamente alle cooperative beduine locali. Dopo un tour organizzato in 4x4 e aver scelto una guida, meglio se in anticipo per poter risparmiare, potete pensare a vitto e alloggio. Riuscirete comunque a visitare l’area, anche senza aver prenotato nulla prima.

Dormire in un campo tendato nel Wadi Rum

Le proposte non sono sempre super economiche se siete da soli, perché studiate per un mercato turistico che predilige i giri di gruppo. Va meglio per i singoli che hanno già organizzato in anticipo con guide locali. Ecco le alternative:

Government Rest House Wadi Rum Village: perfetto per chi non vuole spendere tanto e cerca un pasto o un alloggio essenziale.Ci sono poi i grandi campeggi turistici che sorgono quasi tutti vicini. Si trovano in buona parte nei dintorni della base di Jebel Umm Bdoun, vicino al villaggio di Disi. Molto frequentato è il Captain’s Camp con 140 posti a disposizione. C’è, poi, l’Hillawi Camp, dove entrano fino a 400 turisti e i vicini Moon Valley, Oasis Desert o Desert Palm. L’elenco potrebbe proseguire conRahayeb Desert Camp e Zawaideh Desert Camp. Da tenere d'occhio pure il Jabal Rum Camp.

Per giungere in Giordania, la compagnia aerea di bandiera la Royal Jordanian, effettua dei comodi collegamenti diretti da Roma alla volta di Amman.

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