Ospita una serie di attività nel weekend dedicate ai più piccoli per far conoscere le piante, ad esempio c’è “l’orto in tutti i sensi”, dove le famiglie con i bambini passeggiano insieme ad una guida, accarezzando e sentendo i profumi e i sapori conoscono le rose, i cavoli, le palme e le malve.
“Lo scopo dell’iniziativa è quello di avvicinare i nostri bambini alla natura –afferma Carlo Blasi, direttore dell’ Orto Botanico- perché nella nostra città i bambini non conoscono i ritmi della natura non sono abituati a toccare e vedere le foglie e allora c’ è questa combinazione di attività anche per bambini piccolissimi da 6 mesi a 3 anni”.
Ma che si può vedere all’interno dell’ Orto Botanico? Si tratta di uno spazio di circa 12 ettari nei quali ci sono piante rare e una presenza di querce, cerri, lecci, che sono proprio quelli del bosco antico degli antichi Romani. E poi ancora i platani, la collezione più importante d’Europa di bambù oppure la valletta delle felci , piante che hanno profumo particolare che si possono riconoscono anche solo dal tatto, solo dai più esperti.
C’è poi una piccola serra di piante tropicali. Queste piante stanno percependo i cambiamenti climatici, perché spiega Blasi: “Da circa una decina di anni, le piante tropicali che prima stavano in una serra, le stiamo portando all’esterno, e sembra che stiano reagendo bene; si tratta del Celtis, pianta subtropicale e del ficus”.
L’orto nasce un po’ tardi, ma già nel 200 si trovava all’interno dei Giardini Vaticani con l’Orto dei Semplici, che è la sezione delle piante officinali, che rimane ancora adesso.
Per conoscere meglio l’Orto Botanico ci sono anche due pubblicazioni, fresche di stampa: una guida al visitatore e una più generale sull’ Orto.