Matera, la città di pietra si riaccende di stelle

Matera, la città di pietra si riaccende di stelle
di Sabrina Quartieri
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Mercoledì 17 Settembre 2014, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 16:03
All'imbrunire del 7 ottobre, nei Sassi di Matera, la meraviglia torner a compiersi. Al primo squillo di tromba, migliaia di persone accenderanno un lumino per trasformare la città di pietra della Basilicata in uno specchio del firmamento.



Matera cielo stellato, che si svolge nel Sasso Barisano per più di un'ora, quest'anno sarà dedicato alla visita, in contemporanea, dei commissari Ue incaricati di scegliere la capitale europea della Cultura per il 2019. I partecipanti accenderanno così la propria stella per sostenere la candidatura di Matera, tra le sei città preselezionate insieme a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena.



"Visitare i Sassi in questa occasione è un avvenimento da non perdere - spiega l'ideatore e coordinatore dell'evento Francesco Foschino - perché Matera cielo stellato verrà ripetuto solo in vista di grandi appuntamenti. L'idea di riportare in vita l'antica usanza - continua Foschino - è nata rispolverando gli scritti di antichi viaggiatori, geografi e cronisti, come Eustachio Verricelli e Leandro Alberti del Cinquecento".



Si legge che tanto tempo fa, al calare del buio e al richiamo di uno squillo di tromba, gli abitanti dei Sassi fossero soliti adagiare sull'uscio della porta un lume per famiglia. Il motivo del gesto resta ancora sconosciuto. Si pensa che potesse essere un modo per contare i fuochi, cioè le abitazioni presenti, per il censimento. Oppure per illuminare i vicoli cittadini. Secondo Alberti, invece, si trattava di un semplice vezzo dei nobili, per godere dall'alto della Civita della visione del cielo stellato in terra.



Il centro storico di Matera è composto infatti dai famosi rioni Sassi. Il Caveoso e il Barisano occupano una vallata ciascuno, dove le abitazioni sono costruite con materiale di scavo di grotte profonde. Adagiandosi sul crinale dei dirupi e sovrapponendosi gli uni agli altri, i palazzi, le case e le chiese formano una quinta prospettica molto affascinante. Qualunque fosse il vero motivo dell'accensione simultanea delle migliaia di fiammelle palpitanti, il risultato era straordinario: la città di pietra, da riverbero del mondo sotterraneo, assumeva le sembianze del cielo e delle sue stelle. L'immagine, nel tempo, ha creato suggestioni tali, da far credere che persino il nome della città derivasse dal greco meteoron ( cosa che è, che avviene in alto ).



Con l'arrivo della pubblica illuminazione nel 1907 e dopo lo sfollamento coatto dei rioni Sassi nel 1952, si mise fine all'antica tradizione. Le stelle rimasero confinate nel cielo per lunghissimo tempo, fin quando l'anno scorso, il 28 settembre alle 19, la tromba è tornata a squillare e i lumini sono riapparsi sugli usci delle case.



La prima edizione di Matera cielo stellato è stata organizzata dal comune e dal comitato Matera 2019. Circa 15mila persone hanno potuto ammirare lo spettacolo nei Sassi per più di un'ora, prima che il musicante desse il segnale alle stelle di tornare nel cielo.