Viaggio nei territori delle Contrade di Siena

Viaggio nei territori delle Contrade di Siena
di Marco Berchi
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Martedì 9 Dicembre 2014, 21:39 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 10:32
Avete visto almeno una volta il Palio di Siena dal vivo? Avete un amico o un’amica senesi doc? Se avete risposto sì ad almeno una domanda, allora vi sarete fatti una pallida idea di che cosa siano le contrade in quella città. Pallida perché per capirne di più occorre essere senesi di nascita e di residenza e forse non basta neppure quello, dato che la contrada e l’essere contradaioli sono certamente più questione di viscere che di raziocinio.



La premessa è, come si dice, d’obbligo apprendendo del varo del progetto InContrada che — al netto di un ammiccamento più o meno voluto al nome di una nota soubrette spagnola — propone un “viaggio nei territori delle Contrade di Siena”. L’idea è quella di varare un progetto culturale che “riesca a regalare un’idea complessiva dell’immenso patrimonio racchiuso anche nei vicoli senesi più nascosti dai grandi centri di attrazione quali il Duomo o la Piazza del Campo”. Il virgolettato è del Magistrato delle Contrade, l’organismo che a Siena raduna i priori delle 17 Contrade e che sovrintende l’attività rispettandone, ovviamente!, la rispettiva autonomia.



Spiega Fabio Pacciani, Rettore del Magistrato: «L’idea nasce da una sollecitazione del Comune a realizzare qualcosa insieme alle Contrade nel periodo natalizio ma anche dal crescente interesse che si sta sviluppando attorno ai musei di Contrada che già in un paio di occasioni sono stati aperti collettivamente».



Risultato: dallo scorso 6 dicembre, InContrada offre ai visitatori e ai turisti un percorso attraverso arte, storia e tradizione dei 17 rioni senesi. Utilizzando anche contenuti multidisciplinari si entra in contatto con aneddoti, scorci panoramici, meraviglie artistiche. Più in dettaglio, la visita prende le mosse dal Cortile del Podestà per poi spostarsi verso i Magazzini del Sale fino alla Sala dei Costumi (quest’ultima mai aperta al pubblico) dove è possibile ammirare i costumi del corteo storico di proprietà dell’autorità comunale di Siena. Poi, da Piazza del Mercato, si passa a visitare i territori contradaioli veri e propri, delimitati dai confini stabili nel ‘700. Il progetto prevede 17 giornate di apertura nei sabati e nelle domeniche sino al 25 gennaio (calendario su www.magistratodellecontrade.it), in ciascuna delle quali la visita guidata, della durata di circa 3 ore e al prezzo di 18 euro, conduce in uno dei rioni della città. Prenotazioni allo 0577/286300 o via mail a incontrada@operalaboratori.com.



Davvero un’occasione unica per immergersi nel clima altrettanto unico di questa straordinaria città italiana con una vera e propria esplorazione che dà modo di ammirare non solo le opere contemporanee dei drappelloni conservati nei musei contradaioli (ci sono artisti come Maccari, Guttuso, Botero, Paladino e Mitoraj) ma anche di scoprire le opere d’arte “minori” nei vicoli e lungo le strade: dai tabernacoli della devozione popolare alle fontanine battesimali sino alle antiche tabelle di possesso degli immobili delle compagnie laicali.



Inserito nel cartellone di eventi “Tutto il Natale di Siena”, il progetto non ha mancato di suscitare qualche scintilla polemica, rispettando anche in questo la sanguigna tradizione locale. Niente di drammatico, solo che ad alcuni non è piaciuto che il partner tecnico del progetto fosse Opera, braccio operativo toscano del Gruppo Civita.



Opera ha sede a Firenze e, come è noto, la battaglia di Montaperti tra senesi e fiorentini è solo di 754 anni fa. L’altro ieri. Comunque, il Magistrato delle Contrade ha ammonito gli sciovinisti senesi con questa frase: “Mi viene da ridere quando pensando a ciò che è capitato al Monte dei Paschi mi sento dire che i fiorentini stanno appropriandosi della cultura dei senesi”. E li ha zittiti ricordando in un comunicato ufficiale che “a Montaperti abbiamo vinto una battaglia ma perso la guerra”. Se siete turisti che disprezzano il folclore di plastica e apprezzano le tradizioni fatte di carne e sangue, Siena è la vostra città. Lo si sapeva ma è sempre bello averne conferma.
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