A Minorca, sì, ma a caccia di archeologia

La Naveta des Tudons, uno dei più antichi monumenti europei
di Anna Franco
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Mercoledì 10 Settembre 2014, 14:01 - Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 17:36

Le Baleari sono note soprattutto come meta turistica estiva. Gettonatissime, quindi, sono le mappe che segnalano le spiagge migliori di questo angolo di paradiso. Ma Minorca non è solo questo. Quest'isola dalle acque cristalline, dalle baie che si schiudono come piccoli scrigni preziosi, incorniciate spesso da pinete e sabbia bianchissima, è anche ricca di storia, recente e passata.

Le influenze della dominazione francese e soprattutto inglese si notano in particolare nell'architettura dei due centri principali, Maó, la capitale, e Ciutadella, che lasciano trasparire anche qualche accenno arabeggiante.

Andando indietro nel tempo, però, bisogna prima di tutto allontanarsi un po' dai centri abitati e lasciarsi guidare dalle segnalazioni stradali per scoprire che questa terra è stata la silenziosa e affascinante culla di insediamenti risalenti addirittura a 6500 anni fa. Così Minorca è spesso stata definita un museo a cielo aperto dove costruzioni megalitiche (i talaiots) si stagliano sullo sfondo del blu della volta celeste, che si confonde col mare. Si sa per certo che intorno al XV secolo a.C. sorsero almeno 1500 costruzioni megalitiche. Alcune (molte) sono andate distrutte, ma qualcosa ancora c'è.

Il monumento preistorico più famoso dell'isola (e forse il più antico dell'Europa) è la Nau des Tudons o Naveta des Tudons, così chiamata a causa della sua forma di imbarcazione rovesciata. Si tratta di un monumento funebre collettivo costruito con tecnica ciclopica, cioè con pietre incastrate tra loro senza malta. Lo spazio interno si divide in due piani e qui sono stati trovati resti di scheletri, gioielli e piccoli oggetti d'uso domestico. Si trova al km 40 della strada Maó - Ciutadella e il biglietto d'entrata costa 2 euro a persona.

Al km 37 della stessa strada, invece, c'è Torrellafuda, un villaggio all'interno di un bosco di querce. Passeggiando si notano resti di vari talaiots, di alcune grotte funebri e di alcune abitazioni, oltre che quelli, piuttosto ampi, delle mura di difesa.

Stessa strada, ma al 4 km (attenzione alle indicazioni e alla giusta deviazione per raggiungere Talati de Dalt), uno dei villaggi preistorici più interessanti dell'isola. Oltre a un talaiot a pianta ellittica ci sono case e alcune grotte ben conservate. L'insediamento risale al 1300 a.C. circa e fu utilizzato fino all'epoca romana inoltrata.

Sembra di entrare in un altro mondo, in qualche leggenda persa ai confini dello spazio e del tempo, visitando Son Catlar, a circa 8 km da Ciutadella percorrendo la strada per Son Saura. Qui si è conservata intatta la spettacolare muraglia ciclopica, costruita da blocchi irregolari di pietra, che ha resistito al tempo, alle invasioni e ai fenomeni atmosferici. Spessa 2 metri, lunga 1 km, in alcuni tratti presenta addirittura dei corridoi interni. Accanto monumenti monolitici.

Torralba d'en Salord (strada Alaior -Cala en Porter) è un villaggio preistorico che dovrebbe essere sorto intorno al 1000 a.C. Qui è presente un edificio di culto a forma di ferro di cavallo con cappelle laterali, all'interno del quale si trova la taula costruita da due blocchi di pietra: uno orizzontale e l'altro verticale, entrambi scolpiti.

Torre d'en Gamés è uno dei villaggi preistorici più grandi di Minorca, si trova sulla strada per Son Bou e venne utilizzato prima del 1400 a.C. fino all'epoca romana per controllare il territorio della costa sud. Comprende una zona pubblica e quella destinata alle abitazioni, che hanno forma più o meno circolare. Presente un sistema per la raccolta dell'acqua piovana.

Era un villaggio decisamente esteso quello di Trepucó (Camino de Gracia - Trepucó), ma è stato in parte distrutto durante la seconda guerra punica. Si conservano alcune case, costituite da più unità abitative con un cortile comune e poi due torri quadrate.

Indubbiamente è interessante visitare anche Cala Morell. Da come suggerisce il nome si tratta di uno dei luoghi per le quali l'isola è amata per il turismo estivo. Qui, però, esiste anche una necropoli. Ben quattordici grotte scolpite nella roccia all'interno di una piccola gola. Si utilizzò come cimitero dall'epoca pretalaiotica al II secolo d.C.

L'interno delle grotte più grandi imita quello delle case dell'epoca, con tanto di piccolo cortile. Ce ne sono a pianta semplice o a più livelli.

Per gli appassionati archeologi, con disponibilità di tempo e anche economica dalle parti di Fornells, presso il podere Santa Teresa, all'Ecomoseu di Cap de Cavalleria, si può partecipare agli scavi archeologici per portare alla luce reperti di epoca romana, ma i corsi durano circa due settimane e hanno costi che partono dai 1500 euro, comprensivi di sistemazione (basica), trasporto e pasti (info su www.ecomuseodecavalleria.com/es/index.asp).

Per fare ritorno alla realtà e all'epoca attuale il consiglio è di perdersi tra le strade di Maó e di Ciutadella, ma anche di non mancare l'appuntamento con i mercatini locali. Il martedì sera si svolge a Ferreries, il giovedì a Es Mercadal. In vendita soprattutto prodotti alimentari, come la sobrasada, un salame spalmabile, le empanadas, panzerotti ripieni di verdure o di carne di maiale, il queso, ovvero il formaggio dal sapore robusto tipico dell'isola, e le ensaimadas, il dolce a forma di chiocciola servito semplice o farcito con marmellata di zucca, crema o cioccolata. Sono presenti, comunque, anche banchetti con produzioni in pelle, in legno, abiti, parei e le borse di paglia che alle Baleari sono un must per andare in spiaggia.

Dovunque si vada, però, la certezza è che si troverà un negozio che vende avarques, i tipici sandali flat dell'isola, in pelle e con suola in gomma. Ce ne sono ormai davvero per tutti i gusti. Oltre a quelli classici non c'è limite ai materiali, ai colori e alle stampe più originali (e, a volte, un po' eccessive). Forse al ritorno non si indosseranno più, ma sono calzature comode e a un prezzo economico e lasciarle sull'isola sarebbe un peccato, in fondo. Funziona così un po' per tutti i souvenir, del resto.

I nostri consigli

Dove dormire

Hotel Xuroy

Dimensione intima e servizio impeccabile. Prezzi da 30 euro. Cala Alcaufar, Sant Lluis, www.xuroymenorca.com

Los Lentiscos

Piccoli appartamenti confortevoli con angolo cottura, ampio balcone e piscina comune. Nelle vicinanze ci sono alcuni negozietti, supermercati, ristoranti e autonoleggi e si trova a pochi chilometri da Ciutadella. Urb. Los Delfines, s/n, Ciutadella

Dove mangiare

Nota soprattutto come discoteca che si stende tra i cunicoli di una suggestiva grotta legata alla leggenda di un pirata e di un amore clandestino e sfortunato, Cova d'en Xoroi può essere visitata anche al tramonto. Anzi, è l'orario migliore per raggiungerla, perché la strada è a tratti non agevole e, poi, soprattutto, per godere dello splendido tramonto a picco sul mare. L'atmosfera, accompagnata da un buon bicchiere di vino bianco, è magica. Per raggiungere il locale si devono scendere alcune rampe di scale, ma all'ora dell'aperitivo la clientela è eterogenea e comprende anche anziani e bambini.

Cova d'en Xoroi, Urb. Cala 'n Porter, s/n, www.covadenxoroi.com

Arredamento semplice, calda ospitalità, piatti tipici della cucina di Minorca all'interno di un vecchio mulino. Insomma, tutti gli ingredienti per non mancare una visita a Molí des Racó, ristorante a Es Mercadal. L'ambiente è simpatico e famigliare. Per antipasto ottime le melanzane ripiene. Consigliata la prenotazione, almeno che non si sia disposti a cenare dopo le 23.

Molí des Racó, Ctra. General, Es Mercadal (www.restaurantemolidesraco.com)

Sul porto di Ciutadella ci sono tantissimi ristoranti. Il consiglio è provare Turquesa e, in particolare, la deliziosa insalata di Minorca e la paella, che qui è cucinata con cura e nemmeno troppo pesante. Il locale è facilmente riconoscibile per l'uso del bianco e del turchese, appunto, per arredi, pareti e suppellettili. Personale molto cortese. Consigliata la prenotazione.

Turquesa, C. Marina 65, Puerto de Ciutadella, restauranteturquesa@gmail.com

Voglia di tapas doc? Meglio fare un salto a Maó e recarsi al Café Baixamar. L'atmosfera è cordiale, i piatti dai sapori intensi e le tapas sono tutte una deliziosa scoperta, da innaffiare con sangria o pomada, la bevanda tipica dell'isola a base di gin e limonata. Interessanti gli interni del locale.

Café Baixamar, Moll de Ponent 17, Port de Maó, cafeteriabaixamar@gmail.com

Pranzo o cena in riva al mare a Cova sa Nacra, ritorante con tanto di trampolino per estemporanei tuffi nella Baia di Santandria. Buon cibo e bell'atmosfera, anche perché il locale confina anche con quello che fu casa e studio dello scultore Nicolau Cabrisas, che in questa grotta creava le sue figure immaginarie.

Cova sa Nacra, Sa Caleta, Playa Santandria, Ciutadella, restaurantcovasanacra@hotmail.com

Aragoste e caldereta di aragosta sono piatti tipici di Minorca. Ovviamente il piatto in questione ha il suo costo (80/100 euro circa a persona), ma ne vale la pena. Fornells è il luogo dove si trova la maggior concentrazione di ristoranti che propongono questa pietanza, perché proprio al largo di queste coste è pescata l'aragosta. Da provare Es Cranc Pelut, Gumersindo Riera 98, Fornells.

Bere una bevanda fresca o spizzicare qualcosa quasi dentro il mare è possibile. Il locale è semplice e spartano, ma ha un fascino inequvocabile.

Los Bucaneros, sulle rocce della spiaggia di Binibeca.

Dove comprare

Scarpe belle, morbide, accattivanti, per donna e per uomo da Es Castel, ses Voltes, Ciutadella.

Magliette in cotone morbidissimo, borse, parei e teli, coperte e tessili per la casa piacevoli al tatto e per i loro colori da Pou Nou, con punti vendita presenti un po' in tutta l'isola.

Tanti dolci, pasticceria alle mandorle, torroni di tutte le fogge, amaretti, dolci tipici minorchini e, poi, frutta secca, muesli, cereali, prodotti bio e piccoli tesori gastronomici da Sa Botiga des Centre, ses Voltes 8, Ciutadella.

Il liquore alla camomilla è un souvenir da riportare. In pratica è la pianta dell'isola e sarà impossibile non assaggiare questo infuso alcolico quando, dopo una cena, il proprietario del ristorante offrirà il classico chupito (un bicchierino di liquore, appunto).

Consigli beauty

A Minorca integratori depuranti e prodotti all'aloe vanno per la maggiore. Perché non provarli?

Avete bisogno di una pedicure, di una piega ai capelli o di una maschera viso o di un qualsiasi trattamento bellezza? Si può richiedere il trattamento a domicilio, ovunque ci si trovi. Basta collegarsi al sito www.beautybyanya.com

Come arrivare

Da Roma e da Milano si vola con la linea spagnola Vueling, com prezzi a partire da 200 euro per andata e ritorno.

Sull'isola meglio noleggiare un'automobile e consigliabile provare in più autonoleggi per evitare di spendere cifre eccessive. Importante controllare e leggere bene il contratto di noleggio, soprattutto per quanto riguarda le responsabilità.

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