Egitto, non solo Mar Rosso, nel 2015 gli italiani puntano sulle città antiche

Egitto, non solo Mar Rosso, nel 2015 gli italiani puntano sulle città antiche
di Elena Panarella
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Venerdì 24 Ottobre 2014, 15:11 - Ultimo aggiornamento: 19:21
«L'Egitto non è solo Mar Rosso, ma custodisce antichi tesori che, anche grazie all'Italia, stiamo riportando alla luce. Un patrimonio culturale che contribuisce alla conoscenza della storia egiziana e al dialogo tra i popoli», ha spiegato il ministro del Turismo egiziano, Hisham Zaazou, a margine della conferenza «Italia-Egitto: pionieri dell'archeologia». Il ministro torna a lanciare un appello ai turisti italiani: «Oggi sono al quarto posto dopo i turisti russi, tedeschi e britannici. Ma io guardo con nostalgia al 2009, quando dall'Italia arrivarono oltre un milione di visitatori. Spero - aggiunge Zaazou - che il 2015 possa essere l'anno del grande ritorno degli italiani nel nostro Paese». E sul piano della sicurezza e della stabilità dell'Egitto, che hanno dissuaso molti viaggiatori, il ministro precisa: «La situazione è molto cambiata. Un anno fa ogni settimana c'erano manifestazioni che sfociavano in violenze. Oggi i turisti possono passeggiare e godere delle bellezze del Cairo e di altri luoghi di interesse. Esiste certo qualche episodio di violenza, ma - assicura - resta isolato e non interessa i luoghi turistici».



LE MISSIONI ITALIANE

Con 15 missioni archeologiche in corso in diverse località dell'Egitto, finanziate dal governo italiano, il nostro Paese contribuisce al rilancio dell'egittologia che «al di là del valore scientifico, è un traino per lo sviluppo del territorio e del turismo culturale in questo Paese», ha detto l'ambasciatore italiano al Cairo, Maurizio Massari. E ha poi ricordato che l'Italia è in prima linea in questo settore sin dal 1828, quando Ippolito Rosellini diede vita con Jean-Francois Champollion alla missione franco-toscana, di fatto la prima esplorazione internazionale in Egitto. Poi ancora nel 1904, quando Ernesto Schiapparelli scoprì la tomba di Nefertari, nella Valle delle Regine a Luxor, «ancora oggi considerata uno dei più preziosi tesori del patrimonio egiziano». Massari ha inoltre annunciato che a novembre, in occasione del 110/o anniversario della scoperta, la tomba della Grande Sposa Reale sarà riaperta con un evento realizzato da una collaborazione tra il ministero del Turismo egiziano, l'ambasciata italiana e l'Istituto italiano di cultura del Cairo. Tra gli altri impegni italiani, sono stati ricordati quello al sito della piramide di Sakkara, il ripristino del Museo greco-romano di Alessandria e di quello islamico del Cairo, la partecipazione alla creazione del primo parco naturale archeologico nell'antica città di Medinet Madi.
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