Grand tour della Svizzera, tappa nella Regione del Lago di Lucerna

Teleferica del Monte Pilatus
di Sabrina Quartieri
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Martedì 23 Giugno 2015, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 17:56

Salire a bordo della cremagliera più ripida del mondo e raggiungere le vette del Monte Pilatus: dalla sua altissima terrazza panoramica naturale, spingere lo sguardo fino alla distesa infinita di laghi cristallini, di prati color verde velluto, punzecchiato dal marrone del manto delle mucche al pascolo; e ancora, di piccoli villaggi in perfetto equilibrio tra lo stile moderno e quello più tradizionale. Alzare gli occhi per osservare colorati idrovolanti in cielo ed alianti che si librano nell’aria leggeri; immergersi nella natura del Parco Avventura ed affrontare le divertenti attrazioni sospese tra gli alberi o ancora, salire a bordo di uno slittino per testare la pista estiva più lunga della Svizzera (1350 metri). Siamo nel cuore della Confederazione Elvetica, la Regione del Lago di Lucerna.

Regina di un microcosmo generoso di bellezze e custode di antiche leggende, la città di Lucerna è bagnata dalla Reuss, un lungo fiume che nasce nel Massiccio del San Gottardo e si dirige verso il Nord attraversando il Lago dei Quattro Cantoni, per poi unirsi all’Aare, importante affluente del Reno. Ai margini di uno specchio d’acqua lacustre quasi addormentato, si posa la splendida Lucerna, elegante ed accogliente. Il suo nome, narra la leggenda, evoca la storia della sua fondazione: furono dei Benedettini venuti dalla Francia a costruire il primo monastero attorno al quale, successivamente, si sviluppò il tessuto urbano. I frati scelsero di interrompere il cammino e di fermarsi definitivamente qui, perché è in questo luogo che videro apparire improvvisamente di fronte a loro un angelo, con un lume acceso tenuto tra le mani: da qui, il nome della città. Da un aneddoto all’altro, si racconta che la prima coppia dei tanti cigni bianchi che popolano il Lago di Lucerna, sia stata portata in Svizzera da due soldati mercenari al servizio del Re Sole, come dono del Sovrano. Città di festival di musica e di eventi sportivi, ma anche meta di shopping, impossibile arrivare in città e non farsi tentare dalla cioccolata artigianale della boutique Max Chocolatier. Un tempo villaggio di pescatori, poi piazza commerciale, oggi meta turistica famosa in tutto il mondo, il modo migliore per scoprire i vari angoli di Lucerna è con una visita guidata a piedi: tappe obbligate, il Kapellbrücke (Ponte della Cappella), con la torre dell’acqua ottagonale, la chiesa dei Gesuiti e il centro congressuale KKL Luzern.

Passeggiando tra i vicoli del centro, ci si ritrova in un luogo magico, fatto di palazzi parlanti, con le facciate pitturate ad arte, che raccontano storie di magia, costumi, usanze e tradizioni.

Con la stagione estiva alle porte, la vita a Lucerna si annuncia particolarmente vivace (il cantone omonimo, e quelli di Uri, Svitto, Obvaldo e Nidvaldo hanno dichiarato il 2015 l’anno dell’ospitalità, perché le prime strutture ricettive nella Regione furono costruite nel 1815). Al centro delle celebrazioni, il "Gästival", un festival itinerante di concerti e spettacoli tradizionali, ospitato su una piattaforma a forma di ninfea: la “Seerose”. Questo palcoscenico galleggiante, nei prossimi mesi attraccherà in diverse località dei cinque cantoni lacustri (www.gaestival.ch). Territori che potranno essere conosciuti anche grazie al sentiero “Waldstätterweg”, un tragitto sulla Route 98 attorno al Lago di Lucerna e nella sua parte più pittoresca, da Brunnen al Grütli (www.waldstaetterweg.ch). Imperdibile, se ci si ferma qualche giorno in città, una gita su uno dei 20 battelli disponibili, di cui cinque sono nostalgici vaporetti, per godersi le bellezze di uno specchio d’acqua incantato, magari al tramonto (www.lakelucerne.ch). Tra le escursioni da fare, restando in zona, molto curiosa la visita al Museo Svizzero dei Trasporti, con oltre 3mila oggetti esposti (www.verkehrshaus.ch). Affascinante tappa, infine, quella al Castello di Hallwyl, uno dei manieri più romantici e importanti della Confederazione Elvetica, con i suoi otto secoli di storia (www.schlosshallwyl.ch).

Sfidare il Monte Pilatus si può. Il “Gigante” di Lucerna colpisce per l’incredibile vista a 360 gradi che concede, per gli alberghi che ospita, dotati di ogni comfort ma nel pieno rispetto dell’architettura più tradizionale, e per le sue vette, che si raggiungono a bordo della cremagliera più ripida del mondo (72 franchi il prezzo del biglietto a/r). Dallo scorso aprile, è possibile altrimenti salire fino a 2.132 metri con la nuova funivia “Dragon Ride”: la corsa dalla stazione intermedia di Fräkmüntegg fino all’hotel Pilatus Kulm dura poco più di tre minuti, la tratta in cremagliera circa mezz’ora (www.pilatus.ch). Se si parte da Lucerna, da non perdere la “Goldene Rundfahrt” o escursione dorata: con gondola panoramica, funivia, ferrovia a cremagliera e battello. Sul Monte Pilatus, ideale per fare trekking e passeggiate, il tempo scorre veloce, con il Parco Avventura più grande della Svizzera Centrale e la pista estiva per slittini più lunga della Confederazione. Non per tutte le tasche, ma neppure impossibile, è il costo di una notte sulle vette, per godere della quiete del tramonto e del silenzio dell’alba: lo storico hotel Pilatus-Kulm offre interessanti pacchetti per il pernottamento (vale la pena dare un’occhiata al sito: www.pilatus.ch/it/hotel-pilatus-kulm).

Per raggiungere Lucerna, una volta arrivati a Zurigo in aereo (volo da Roma, 1 ora e 25 minuti), si prende un primo treno per il centro città e un altro in direzione Lucerna (la frequenza è di uno ogni mezz’ora, il tempo per compiere il tragitto, 55 minuti). Una soluzione, questa, molto comoda, soprattutto perché la Svizzera è dotata di una fitta rete di trasporti, ben collegati tra loro e con ogni comfort a bordo (sul treno c’è persino un vagone apposito adibito ad area ludica per bambini). Consigliatissimo munirsi dello Swiss Travel Pass, un biglietto che permette l’uso gratuito e senza limiti di treni, bus e battelli dello Swiss Travel System per 4, 8, 15, 22 giorni o un mese. Oltre alle tratte panoramiche, sono comprese anche quelle a bordo di tram e traffico locale; in più, si ha diritto al 50 % di sconto sulla maggior parte delle ferrovie di montagna, oltre che all’ingresso gratuito in più di 470 musei. E’ possibile fare il pass solo se non si è residenti in Svizzera (www.swisstravelsystem.ch).

In viaggio con il Grand Tour della Svizzera, per una vacanza indimenticabile. Salire a bordo di una spider e percorrere La Tremola, l'antica strada di valico del San Gottardo; guidare lungo il Passo della Furka e godere della magnifica vista sul Ghiacciaio del Rodano; attraversare la cantonale da Thusis a Spluga, dove si apre improvvisamente lo scenario delle gole plasmate dal Reno; e ancora, costeggiare il Lago di Lucerna, nel tratto da Greppen a Gersau, tra i villaggi di Weggis e Vitznau, ai piedi del Monte Rigi: tra percorsi suggestivi, oggi, con un unico itinerario di 1600 chilometri, è possibile compiere il Grand Tour della Svizzera. La Route 66 si compone di strade prevalentemente secondarie e cariche di fascino: percorrerla, significa attraversare ben 44 attrazioni, 22 laghi, 11 siti Unesco, 5 passi alpini, 2 biosfere e moltissime sorprendenti escursioni. Sul sito www.myswitzerland.com/it-it/suggerimenti/grand-tour-of-switzerland si possono scaricare le mappe Geotrail e i dati GPX dell’intero itinerario, oltre a dei percorsi introduttivi per il proprio dispositivo mobile. Un video interattivo fornisce un’anteprima virtuale del Grand Tour, per visionare i punti di interesse lungo il percorso, conoscere le distanze e i tempi di percorrenza, gli hotel presenti, selezionati in base alla disponibilità dei parcheggi e le offerte che è possibile prenotare.

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