L’Iran in 15 scatti mozzafiato di un giovane fotografo

Moschea di Nasir al-Mulk a Shiraz ( by Mohammad Reza Domiri Ganji ) Fonte Business Insider Uk
di Sabrina Quartieri
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Giovedì 27 Agosto 2015, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 15:25

Da Shiraz a Esfahan, tra i tesori di sontuosi palazzi, caleidoscopiche moschee e bagni antichi

Moschee ornate di mosaici colorati e di splendide vetrate dove la luce, specie al mattino presto, trafigge, come fosse una spada, le nicchie dal fascino millenario, creando effetti ipnotici.

Sontuosi palazzi qagiari dalle raffinate decorazioni, che si ergono fieri in tutta la loro magnificenza, in memoria di un tempo passato in cui la dinastia reale Qagiar dominava la Persia. E ancora, antichi bagni dalle architetture stupefacenti. Sono solo alcuni dei tesori di rara bellezza che rendono unico un Paese come l’Iran, ricco di fascino e di storia millenaria, che in attesa di conquistare la fiducia all’estero come meta sicura di turismo internazionale, custodisce le sue meraviglie e le svela, in punta di piedi, a fotografi arditi che vogliono raccontare quel pezzo di terra situato tra il Mar Caspio e il Golfo Persico. Come Mohammad Reza Domiri Ganji, un giovane iraniano autodidatta ma molto talentuoso, che con i suoi scatti panoramici, pubblicati dal sito “Business Insider Uk”, mostra un Iran di rara bellezza, tra Shiraz, Esfahan e la provincia di Yazd.

Moschea di Nasir al-Mulk a Shiraz.

Qui, una serie di splendide vetrate trasporta il visitatore in un paradiso colorato, soprattutto di rosa. Ma per cogliere la grande bellezza della moschea, bisogna raggiungerla durante le prime ore del mattino. L’imponente struttura è stata edificata valorizzando il gioco di luci creato dai raggi di un sole ormai desto.

Moschea di Vakil a Shiraz. Entrando in questo luogo si viene travolti da un forte senso di meraviglia. Costruito nei primi anni del 18esimo secolo, il sito mostra un’affascinante sala di preghiera esterna con maestose colonne a spirale, archi e piastrelle floreali, veri capolavori della decorazione islamica.

Bagni di Vakil a Shiraz. Nonostante in principio fosse un’area adibita a bagni pubblici, nel tempo la struttura ha saputo preservare i suoi preziosi dettagli, che sembrerebbero veri gioielli, se non fosse per le loro dimensioni. Gli ornamenti delle cupole del soffitto lasciano a bocca aperta, come anche gli intricati mosaici fatti di piastrelle.

Il Palazzo di Ali Qapou a Esfahan. Questa costruzione, parte dell’antica dimora degli scià di Persia, è famosa per la terrazza da dove i nobili potevano assistere agli spettacoli e alle feste in piazza. Il soffitto della stanza della musica colpisce per le particolari decorazioni, che riproducono forme e geometrie di vasi ed utensili per la casa.

Moschea dell'Imam a Esfahan. Ogni suo angolo trasuda magnificenza e splendore, per gli ornamenti e per l’equilibrio di cui si compone la struttura architettonica. Un’opera di perfezione oggi inimmaginabile. Patrimonio dell’Umanità Unesco, questo luogo fu costruito tra il 16esimo e il 17esimo secolo per volontà di Re Abbas I.

Il Palazzo di Tchehel Sotoun a Esfahan. Il nome significa “quaranta colonne”. Anche se di fatto se ne contano venti, l’effetto del loro raddoppio è dovuto all’incantevole riflesso che si crea sulla vasca del giardino. All’interno, oltre a mosaici regali color blu e oro, vi sono interessanti dipinti che raccontano di sanguinose battaglie e di scene idilliache con curiose bottiglie amaranto che contenevano (forse) il quasi sparito vino persiano.

Moschea di Cheick Loftollah a Esfahan. Risalente al Seicento, la sua cupola è decorata con piastrelle avorio che cambiano colore nel corso della giornata, riflettendo una bella tonalità di rosa al tramonto. Un piccolo forellino, in particolari condizioni di luce, consente di ammirare la coda che brilla di un elegante pavone.

Il Palazzo di Hasht Behesht a Esfahan. Vale la pena visitarlo perché oltre ad essere considerato l’edificio più lussuoso della città, per come è arredato, resta uno dei pochi esempi di testimonianza dell’epoca in cui nel Paese regnarono i Safavidi.

Moschea di Seyeed a Esfahan. Lo scintillante soffitto a forma di stella rapisce per la sua bellezza: è un ulteriore esempio dello sfarzo, unito a una notevole maestria nella realizzazione delle spettacolari opere d’arte, della terra iraniana, culla della millenaria civiltà persiana.

Moschea di Jameh nella provincia di Yazd. Le sue altezze sfidano il cielo, con i due minareti che arrivano a superare i 150 metri. Le perfette simmetrie, i coni di luce piena e i colori turchese, blu e ocra degli ornamenti incantano, con forme e dettagli, chi varca la soglia del luogo sacro.