Visita alla miniera di Blegny, in Belgio, oggi Patrimonio Unesco

La miniera, chiusa dal 1980, ha dato lavoro a centinaia di italiani
di Francesca Spanò
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Domenica 1 Marzo 2015, 19:47 - Ultimo aggiornamento: 19:58

Il fascino sinistro di antichi siti dove lavoro, fatica e morte si sono scontrati, costringe anche il turista meno sensibili a prendere coscienza. Non tutti i monumenti ricordano eroi vincenti, a volte celano storie di sacrifici indescrivibili sopportati in nome della speranza e dell’amore. Uno di questi racconti passa certamente dalla Miniera di Blegny, in Vallonia, che molti italiani ha accolto nel secondo Dopoguerra.

L’attività estrattiva di carbone allora era molto fiorente e tramite accordi economici tra lo Stivale e il Belgio, i flussi di arrivi aumentavano costantemente.

Si trasferivano prima gli uomini e poi donne e bambini e spesso finivano per lavorare tutti a grandi profondità, senza vedere per buona parte del giorno la luce del sole.

Comprendere almeno in parte come vivevano è impossibile se non si sceglie di visitare questo sito minerario estrattivo, dove certi aspetti del lavoro vengono mostrati e spiegati. Non è una ricostruzione per turisti, qui si è scritto davvero un pezzo del passato del nostro Paese e non solo.

Blegny-Mine la storia

Blegny si trova a 15 chilometri da Liegi non lontano dal confine con l’Olanda e la struttura è stata chiusa nel 1980 quando l’ultimo vagoncino carico di carbone venne portato in superficie. Rimane oggi all’ingresso con una targa commemorativa, a ricordo di quel luogo, del resto non unico nel suo genere. Dal 2012 è Patrimonio Unesco ed è possibile visitarla indossando caschetto protettivo e tutta pesante, forniti direttamente all'interno di questo enorme museo.

Con un ascensore non dotato di luce, si scende a trenta e a sessanta metri sotto terra con una guida che spiega le varie attività. Per l’occasione si possono provare trivelle e martelli pneumatici in totale sicurezza e ascoltare racconti delle condizioni di vita di uomini e animali che trascorrevano anni tra queste gallerie. Sì perché nella miniera venivano calati pure i cavalli che rimanevano qui spesso fino alla morte e diventavano ciechi per la scarsa visibilità.

Coloro che vi lavoravano, invece, si ammalavano spesso di silicosi, tubercolosi o antracosi e solo successivamente fu riconosciuto il nesso con il tipo di attività svolta. L'aspettativa di vita era di circa 50 anni. Guadagnavano bene però, cambiavano la vita dei propri cari e sopportavano condizioni di esistenza che erano pari a quelle degli altri tre principali siti minerari della Vallonia (Le Bois du Cazier, Bois-du-Luc et Grand-Hormu).

Tour della miniera

Durante il giro vengono mostrati ai visitatori gli ambienti di lavoro, con delle ricostruzioni attraverso manichini. Non manca, poi, la visita all’impianto di lavaggio e di smistamento, il passaggio a meno 60 metri con la discesa nel pozzo della gabbia dì estrazione è particolarmente toccante. Ancora, è possibile attraversare le gallerie, scoprire la presenza di una faglia e vedere in che modo funzionavano le macchine di abbattimento.

Quando andare e prezzi: informazioni utili

Blegny-Mine può essere visitata da tutti, a qualunque età. Si può organizzare un tour sempre, anche in inverno, sfruttando anzi le condizioni di maggiore calore all’interno a proprio vantaggio. All'occorrenza si possono richiedere guide in italiano e i costi sono:


  • Per i tour individuali: Adulti : 9,80 € p.p. - 6-12 anni : 6,90 € p.p. - oltre 60 anni : 8,60 € p.p.

  • Adulti : 8,60 € p.p. - 6-12 anni : 6,40 € p.p. - oltre 60 anni : 7,90 € p.p (tutti i giorni dal 01/02 al 20/12/2015)


Durata della visita : 50 min.

Per le informazioni aggiuntive, si può dare una occhiata al sito: http://www.blegnymine.be/.