Servizio di Laura Larcan- Video e Montaggio di Francesco Toiati
Il 27 novembre del 1871 senatori e deputati si riuniscono nella prima seduta della Camera. Roma era Capitale d’Italia e inaugurava solennemente i lavori parlamentari. Palazzo Montecitorio scriveva un nuovo capitolo della sua vita secolare. Era stato scelto nove mesi prima dalla Commissione governativa per via della forma semicircolare del suo cortile interno, che avrebbe potuto accogliere perfettamente la nuova monumentale Aula con la cavea delle tribune a gradinate. D’altronde, quell’edificio a corte incastonato nel Campo Marzio, l’aveva concepito nel Seicento Gian Lorenzo Bernini, maestro del Barocco romano, che aveva ideato anche la dinamica facciata concava per assecondare la pendenza del terreno. Palazzo Montecitorio, simbolo della città di Roma, vanta una doppia anima architettonica. Un cuore Barocco, figlio della committenza di papa Innocenzo X che ne voleva fare la sede della Curia apostolica, e una muscolatura Liberty, griffata dall'architetto siciliano Ernesto Basile. Fuori Montecitorio, il viaggio tra i tesori della Camera dei Deputati continua al complesso monumentale della Minerva, l’Insula Sapientiae, tra piazza San Macuto e del Seminario. Qui si scopre la Biblioteca della Camera in un percorso che riserva fior di suggestioni.