L'Aquila, ritrovato antico tabernacolo rubato durante il terremoto del 2009: Junior Toni Marinucci indagato per ricettazione

Il manufatto era collocato all’interno del Monastero della Beata Antonia, in via Sassa

L'Aquila, ritrovato antico tabernacolo rubato durante il terremoto del 2009: un indagato per ricettazione
di Marcello Ianni
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Lunedì 6 Maggio 2024, 07:00

Avrebbero approfittato del sisma del 2009 per portare via un tabernacolo in pietra risalente al XVI-XVII secolo dal monastero della Beata Antonia, successivamente rinvenuto dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale dell’Aquila. Per questo motivo, uno dei presunti soggetti che a vario titolo avrebbe preso parte nell’attività di ricettazione e riciclaggio, Junior Toni Marinucci di 36 anni dell’Aquila (assistito dall’avvocato Giulio Agnelli) dovrà affrontare il processo con le accuse di ricettazione e riciclaggio di opere d’arte.

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L'Aquila, ritrovato antico tabernacolo rubato durante il terremoto del 2009

L’attività aveva avuto origine a fine agosto di due anni fa, quando la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le Province di L’Aquila e Teramo e il Provveditorato alle Opere Pubbliche Lazio Abruzzo e Sardegna, avevano segnalato ai militari del Tpc dell’Aquila, il furto di un tabernacolo collocato all’interno del Monastero della Beata Antonia, in via Sassa.

Il Monastero della Beata Antonia costruito fra il XIV ed il XV secolo, risulta inagibile a seguito del sisma del 6.4.2009. Dall’inizio del 2023 è oggetto di lavori affidati dal Provveditorato, che porteranno al suo consolidamento e completo restauro. Il manufatto, nonostante il sisma, non aveva subito danni e all’epoca si era preferito lasciarlo in attesa del recupero dello stabile, a differenza di altro materiale, in quanto murato nella parete. Ma i ladri (al momento rimasti ignoti) non si sono fatto alcuno scrupolo nel rischiare di danneggiare irrimediabilmente l’edicola. L’attività di indagine ha portato all’identificazione di un 60enne aquilano (la cui posizione è ancora al vaglio del pubblico ministero Fabio Picuti, titolare del fascicolo) trovato in possesso al termine di una minuziosa perquisizione domiciliare del prezioso manufatto.

In sede di interrogatorio lo stesso, ha tirato in ballo in qualità di venditore del tabernacolo, Junior Toni Marinucci finito sotto processo.

Nella sua abitazione i militari dell’Aquila della Tutela del patrimonio culturale, avevano anche rinvenuto un dipinto (su olio su tavola a forma ottagonale), un mezzo busto di una Madonna provento di furto a Rimini, anche questo di interesse storico artistico. Opera che secondo l’accusa, sarebbe stata modificata nell’aspetto attraverso l’inserimento nel dipinto di un aspide in modo da ostacolare l’identificazione dell’opera e la sua provenienza. Incolpazioni che l’imputato potrà ribattere sul punto nel corso del processo fissato ad ottobre presso il Tribunale dell’Aquila.

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