Il Torrino di Michelangelo in vendita per otto milioni di euro

Il Torrino di Michelangelo, ph Collezioni Busoni
di Luisa Mosello
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Martedì 29 Marzo 2016, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 19:16

Bastano poco meno di 8 milioni di euro per entrare nella storia. Passando dalla porta principale dell’arte, quella immensa del grande Michelangelo Buonarroti che nel cuore della sua Toscana a Castellina, fra Firenze e Siena, comprò una casa-torre come nella perfetta tradizione colonica del Chianti classico,
Era il 1549 e ora, dopo ben cinque secoli, la dimora michelangiolesca è a disposizione di chi, per il prezzo di 7,451,715 euro, potrà aggiudicarsi questo gioiello impregnato di altissima cultura.


Immersa nel meraviglioso paesaggio delle colline toscane la villa è circondata da 25 mila metri quadrati di parco con tanto di pregiati vigneti del Chianti, boschi di olivi e limoni. Non manca un frantoio d’epoca. All’interno c’è ancora il soffitto originale con le travi a vista. Le camere da letto sono otto affiancate da sette bagni. Tutta la casa è stata totalmente ristrutturata grazie all’attuale proprietario che al momento dell’acquisto nel 1973 non sapeva nemmeno che si trattasse di una dimora del Buonarroti ma volle comunque far tornare all’antico splendore quello che quarant’anni fa si presentava come un rudere.

Che fosse una villa più che “firmata” Rinaldo Busoni lo ha scoperto più tardi seguendo le voci della tradizione popolare e compiendo una serie di ricerche all’Archivio di Stato fiorentino. Fu qui che le carte cantarono e confermarono la presenza degli atti di compravendita d’epoca rinascimentale. Carte che raccontano il percorso del Torrino michelangiolesco che l’immenso e immortale artista comprò a metà del 1500 per 2360 fiorini da Simona Guicciardini, vedova di Pierantonio di Giovanfranceso de’ Nobili, membro di corte di casa Medici.

Dall’anno di acquisto, gli eredi della famiglia Buonarroti abitarono in quello che oggi è noto come “Torrino di Michelangelo” per più di trecento anni. Alla metà dell’Ottocento, fu un discendente dello stesso Michelangelo a vendere la casa che andò in mano a diverse famiglie di rango (ma non così celebri come il genio assoluto che tutto il mondo ci invidia).
Fino ad arrivare a Busoni che ha deciso di far godere ad altri la suggestione unica di questo luogo. 

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