Taxi, svolta a Roma: altre mille licenze, il doppio agli Ncc. Ecco quando ci saranno i bandi

Mille taxi e duemila Ncc in più nella speranza di metterli in strada per il prossimo Giubileo

PER CRISPINO Lunghe code ai Taxi alla stazione Termini. Nella foto: Piazza dei Cinquecento. foto PAOLO CAPRIOLI/AG.TOIATI Paolo Caprioli/Ag.Toiati
di Francesco Pacifico
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Venerdì 10 Maggio 2024, 00:09 - Ultimo aggiornamento: 14:08

Mille taxi e duemila Ncc in più nella speranza (forse troppo ambiziosa) di metterli in strada per il prossimo Giubileo. Che, per la cronaca, avrà inizio l’8 dicembre. Dopo tanti annunci, e tanti scontri con la categoria degli autisti, Roberto Gualtieri prova ad accelerare sul bando per le nuove licenze: vuole pubblicarlo entro fine giugno. Chi vuole il permesso dovrà non solo fare due prove (una orale e una scritta), ma anche versare tra i 65mila e i 70mila euro. Soldi che per l’80 per cento andranno agli attuali tassisti come risarcimento, il resto al Comune. Le autorizzazioni per i noleggi con conducente invece sono a titolo gratuito.

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Tutta questa operazione è uno sforzo non da poco, sia perché sono strettissimi i tempi per la procedura da mettere in campo sia, soprattutto, perché l’amministrazione capitolina vuole allargare in un solo colpo di circa il 20 per cento la platea della auto del servizio pubblico non di linea: attualmente sono poco più di 7.900 taxi e 8mila (con autorizzazioni sparse un po’ in tutta Italia) le vetture di noleggio con conducente.

Senza dimenticare i possibili ricorsi al Tar da parte delle associazioni di categoria, che possono far slittare all’infinito il già stringato cronoprogramma del Campidoglio.

L’INTERLOCUZIONE

Nei mesi scorsi la giunta Gualtieri ha avviato un’interlocuzione con le sigle dei tassisti: è stata insediata anche un’apposita commissione che ha anche calcolato il gap di auto bianche e nere nella Capitale. Dove, con l’aumento dei turisti, si registrano da quasi due anni file chilometriche ai posteggi della stazione Termini oppure negli stalli delle zone più centrali.

Gualtieri ha messo sul piatto due opzioni per provare a vincere le resistenze di una lobby che - a livello nazionale - il 21 maggio bloccherà l’Italia per contrastare i decreti dei ministri Matteo Salvini (Infrastrutture) e Adolfo Urso (Industria e Made in Italy) per riformare il servizio di trasporto non di linea. Il primo cittadino ha provato a far coesistere sullo stesso binario l’aumento delle licenze taxi (mille a titolo definitivo, cancellando quelle provvisorie per il Giubileo) e il ritorno della tariffa minima chiesta dalla categoria: cioè ogni corsa breve, indipendentemente dal tempo e dalla lunghezza della percorrenza, costerà tra i 10 e i 12 euro. Ora l’ex ministro dell’Economia vuole passare dalla teoria alla pratica.

Nelle scorse settimane è stato inviato all’Autorità nazionale di regolazione dei Trasporti guidata da Nicola Zaccheo sia la bozza del bando sia il piano tariffario. Parallelamente è iniziata anche un’interlocuzione con l’Agenzia delle entrate per quantificare il costo delle nuove licenze dei taxi, che secondo i massimali dell’organismo vale come imponibile intorno ai 120mila euro. L’Art - dopo aver chiesto alcuni chiarimenti - avrebbe dato un primo giudizio positivo sul bando, mentre ci sarebbero ancora qualche dubbio sul costo di ingresso per i futuri tassisti. Anche perché a Milano è in corso un contenzioso davanti al Tar tra le sigle e Palazzo Marino, che ha optato per un valore di 96.500 euro. A Roma il Comune si accinge a chiedere non più di 70mila euro, non escludendo sconti per chi allestisce macchine per il trasporto dei disabili.

 

IL BANDO

Mercoledì prossimo, durante una seduta della commissione Trasparenza guidata da Federico Rocca (FdI), il Comune annuncerà che aspetta soltanto l’ultimo via libera dell’Art per pubblicare il bando. Una settimana dopo, ma questa volta davanti alla commissione Trasporti guidata da Giovanni Zannola (Pd), forse il sindaco stesso o il suo assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, ufficializzeranno che le procedure di gara saranno aperte entro la fine di giugno. Come detto il cronoprogramma del Campidoglio è molto stringente e forse ottimistico: a fine giugno il bando, entro due mesi la scrematura delle candidature (se ne attendono 3mila) e le prove, con i risultati dopo l’estate e la graduatoria per le assegnazioni delle licenze entro la fine del 2024 e mettere in strada le prime nuove auto blu a gennaio del 2025. Può partecipare al concorso chi è in possesso della patente KB, non ha carichi pendenti e può dimostrare di non avere altre licenze a lui assegnate. Parallelamente, ma a titolo gratuito, andrà avanti la procedura per assegnare 2mila autorizzazioni per Ncc.
I sindacati di categoria sono molto scettici sia sulla necessità di nuove auto sia sul cronoprogramma ipotizzato dal Comune. «Con il Giubileo del 2000 – ricorda un esponente del settore – le licenze previste per l’Anno Santo furono rilasciate con un anno di ritardo». Senza contare che le sigle – come avvenuto a Milano – molto probabilmente presenteranno ricorsi al Tar. Detto questo, il Campidoglio spera che con l’introduzione della tariffa minima e di un più generale ritocco al rialzo anche per i costi delle corse, si possa arrivare a un compromesso con le auto bianche.

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