Giovanna Pedretti, nessuna «istigazione al suicidio»: la Procura chiede l'archiviazione per la morte della ristoratrice

Il caso legato alle polemiche per la risposta a una recensione online di un cliente contro gay e disabili considerata falsa

Giovanna Pedretti, nessuna «istigazione al suicidio»: la Procura chiede l'archiviazione per la morte della ristoratrice
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Sabato 4 Maggio 2024, 14:16 - Ultimo aggiornamento: 14:17

Giovanna Pedretti, caso chiuso. La Procura della Repubblica di Lodi ha avanzato, oggi, la richiesta di archiviazione dell'indagine per istigazione o aiuto al suicidio della ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano trovata morta lo scorso 14 gennaio nelle acque del Lambro dopo le polemiche per la risposta a una recensione online di un cliente contro gay e disabili considerata falsa.

Giovanna Pedretti, caso archiviato

 

Le indagini hanno accertato che nessuno ha aiutato Pedretti nel suicidio e che la recensione del presunto cliente non era genuina.

Ora, il fascicolo passa al vaglio del giudice delle indagini preliminari per eventuali opposizioni o per l'archiviazione definitiva.

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«Nessuno dei comportamenti tenuti da terzi - spiega il procuratore Maurizio Romanelli in una nota -, intervenuti a vario titolo nella presente vicenda, è in alcun modo qualificabile come fatto penalmente rilevante riconducibile alle ipotesi di determinazione al suicidio, rafforzamento al proposito di suicidio, rafforzamento o agevolazione». E per questo è stata richiesta l'archiviazione. Dopo la morte di Giovanna Pedretti, a lungo la pizzerie Le Vignole che gestiva insieme alla figlia e al marito è rimasta chiusa. Ha riaperto a metà aprile solo come locale da asporto con un nuovo nome, pizzeria dal Nello.

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