Intossicati dalla nube di cloro della piscina, 150 ragazzi soccorsi e ricoverati a Guastalla

Paura vicino Reggio Emilia, per gli studenti tosse e lacrimazione

Intossicati dalla nube di cloro della piscina, 150 ragazzi soccorsi e ricoverati a Guastalla
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Giovedì 9 Maggio 2024, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 12:57

Una nube chimica, di cloro in reazione con altro componente, si è sprigionata questa mattina intorno alle 8 dalle piscine di Guastalla (Reggio Emilia), un impianto privato, adiacente a moltissime scuole della cittadina - 2mila studenti - causando tosse e lacrimazione.

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Si contano 150 intossicati, per lo più ragazzi, riferisce all'Ansa la sindaca Camilla Verona, in parte ricoverati in pronto soccorso a Guastalla, altri negli ospedali di Reggio Emilia e Montecchio.

La situazione al momento sta rientrando, con i ragazzi che stanno ricominciando a rientrare in classe.

LA MANUTENZIONE

La nube chimica, giallastra, sprigionatasi dalle piscine di Guastalla questa mattina si sarebbe originata da un incidente durante i lavori di manutenzione ai depuratori degli impianti. A quanto appreso, un dipendente di una ditta di materie chimiche avrebbe portato acido solforico, una sostanza largamente usata in molte piscine dotate di regolazione automatica per abbassare il Ph dell'acqua, per lo stoccaggio. Tuttavia - questa è una delle ipotesi fin qui formulate - l'acido sarebbe venuto a contatto con un'altra sostanza innescando la reazione chimica e la nube giallastra. Nube che ha investito in pieno il tecnico al lavoro, che figura tra gli intossicati e non è in pericolo di vita. 

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