Umbria, rafting alle Marmore sfidando la cascata più alta d’Europa

Centro Rafting Marmore
di Sabrina Quartieri
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Sabato 11 Luglio 2015, 10:20 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 23:53

Voglia di adrenalina? Niente paura, perché per fare un’esperienza estrema non bisogna più andare lontano. Con l’apertura della nuova stagione al Centro Rafting Marmore, a solo un’ora e mezza da Roma, si può sfidare la cascata più alta d’Europa (ben 165 metri di dislivello in tre salti) ben ancorati a un gommone speciale lanciato nell'impetuoso tratto di fiume alla base della cascata: lo spettacolo naturalistico che offre e la forza impetuosa della sua acqua rendono questo luogo il posto ideale per praticare il torrentismo, l’hydrospeed e il rafting. Per appurarlo, basta dirigersi in Umbria, verso Terni e fermarsi a Papigno.

Ma non finisce qui.

I turisti meno sportivi, non proprio amanti del “no limits”, potranno vivere un’esperienza esaltante già solo visitando la Cascata delle Marmore, inoltrandosi lungo i sentieri pedonali attrezzati che partono dal Belvedere Inferiore. Recentemente poi, è stato ristrutturato anche il tratto che conduce fino alla terrazza panoramica detta “della Specola”. Per i romantici, durante la salita è d’obbligo fermarsi alla Cascata degli Innamorati; emozionante il percorso da compiere, visto che, per raggiungerla, si attraversa una lunga galleria pedonale scavata nella roccia.

Il “salto” delle Marmore e il corso del fiume Nera si inseriscono in un contesto ricco di testimonianze storico-artistiche, integrandosi perfettamente con l’ambiente circostante. Noto come il “Parco delle acque” per l’idrografia particolare, questo territorio fluviale è fatto di profonde gole e affascinanti forre perpendicolari alla valle. Peculiare della zona è la facile accessibilità alle strutture turistiche presenti, come ottimo è il livello dei servizi che, oltre alla vicina città di Terni, offrono i comuni limitrofi. Imperdibile, infine, una tappa gourmet alla scoperta dei gustosi prodotti locali, dalle specie ittiche, all’olio d’oliva, fino ai tradizionali tartufi (http://www.raftingmarmore.com/ ).