Monterosa Ski, il paradiso di fuoripista e freeride

Freeride in valle di Gressoney
di Stefano Ardito
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Giovedì 24 Gennaio 2019, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 12:12

Sullo sfondo, appena ci si alza di quota con gli impianti, compare la piramide del Cervino. Ma a sorvegliare le piste della valle d’Ayas, di Gressoney e dell’alta Valsesia è soprattutto il Monte Rosa, il “piccolo Himalaya” delle Alpi, con i suoi ghiacciai e le sue rocce. Quando il cielo è sereno, verso ovest, chiude l’orizzonte il Monte Bianco.

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Ma i panorami, com’è ovvio, sono solo una parte del quadro. Il comprensorio Monterosa Ski (visitmonterosa.com), che unisce da trent’anni la Valle d’Aosta e il Piemonte, offre agli appassionati della neve 180 chilometri di piste, servite da 44 impianti di risalita. L’elenco dei tracciati, quasi tutti dotati di innevamento programmato, include 26 piste blu, 51 rosse e 10 nere.

Una di queste, la Moos, in valle di Gressoney, è tra le più impegnative della Valle d’Aosta. Si parte dai laghi del Gabiet, ci si tuffa fino ai posteggi di Staval traversando un rado bosco di larici e poi costeggiando un ruscello. La prima parte offre una serie di muri impegnativi, verso la fine ci si può rilassare.

Tra i comprensori sciistici delle Alpi italiane, il Monterosa Ski è uno dei pochi a promuovere il fuoripista e il freeride. La nuova funivia di Punta Indren, che conduce ai piedi delle vette del Rosa, è il punto di partenza di itinerari di vari livelli di difficoltà, che si possono percorrere in sicurezza affidandosi alle guide alpine della zona.

Tra le piste blu e rosse, adatte alla maggioranza degli sciatori, consigliamo quella che scende da Ostafa al Crest, il Pistone Betta della Bettaforca (esposta a sud, con il sole la neve si “cuoce” presto), la Pista dei Salati tra l’omonimo Passo e il Gabiet e la pista della Miniera di Antagnod.

Nelle pause dello sci, o per trascorrere una giornata diversa, le tre valli offrono panoramiche camminate con le ciaspole, visite culturali, e rifugi accoglienti come il bellissimo Vieux Crest, in valle d’Ayas, realizzato in uno storico edificio di pietra e legno.

Nei pressi di Gressoney-St.-Jean si visita il bizzarro Castello Savoia, costruito in stile neo-medievale tra il 1899 e il 1904, dove amava trascorrere le sue estati la regina Margherita. Da qui, nel 1893, la sovrana partì verso le cime più alte del Monte Rosa.

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