Coronavirus, casi in Tunisia, Giordania e Russia: vengono tutti dall'Italia. Ecco i Paesi che chiudono le frontiere

Coronavirus, primi casi in Tunisia e Giordania: vengono dall'Italia
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Lunedì 2 Marzo 2020, 17:30 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 10:39

Coronavirus, primi casi in Tunisia e Giordania e un nuovo contagio in Russia, e sono tutte persone provenienti dall'Italia, mentre Israele, Libano, Giordania, Turkmenistan, Arabia Saudita, Bahrein, Kuwait, Iraq, Seychelles, El Salvador, Repubblica Dominicana, Mauritius, Capo Verde e Vietnam hanno chiuso le loro frontiere agli italiani
A cui si aggiungono Figi, Isole Salomone, Nauru, Isole Marshall, tutti nel Pacifico, e lo stato africano dell'Angola. Lo si legge sul sito Viaggiare Sicuri. Il Bahrein ha deciso un divieto di ingresso per chi arriva dall'Italia e non è residente. La Nuova Zelanda impone un periodo di quarantena a casa a chi viene dal Nord Italia. Il ministero degli Esteri indiano ha sospeso il rilascio del visto elettronico (e-Visa) per i cittadini italiani.

Il ministro della sanità giordano Saad Jaber ha annunciato oggi il primo caso di coronavirus nel regno hashemita spiegando che si tratta di un uomo proveniente dall'Italia. Jaber ha poi aggiunto, citato dalla Petra, che l'uomo è adesso isolato in quarantena nell'ospedale principe Hamza. Una persona che aveva viaggiato con lui è stata posta in quarantena per precauzione ma non mostra al momento sintomi.

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Primo caso in Tunia: persona era stata in Italia. La Tunisia annuncia il primo caso di coronavirus nel Paese. Si tratta, ha spiegato il ministro della Sanità Abdellatif Mekki, di un tunisino quarantenne tornato dall'Italia in traghetto il 27 febbraio scorso. I primi sintomi sono apparsi due giorni dopo, ha detto il ministro assicurando che il paziente è in isolamento e sia lui che la sua famiglia si trovano in sicurezza, senza aggiungere ulteriori dettagli.

Nuovo caso in Russia, un giovane tornato da una vacanza in Italia. Nuovo caso di coronavirus in Russia, dove fino a ora si sono ammalate solo due persone di nazionalità cinese, in seguito guarite, e altre tre, fra i passeggeri della Diamond Princess. Il paziente è un giovane tornato da una vacanza sciistica in Italia lo scorso 23 febbraio.
«Le persone che hanno avuto contatti con il paziente, sia in Italia che in Russia, sono sotto controllo medico e sono in corso i test», ha reso noto un portavoce del Centro di coordinamento contro il coronavirus aperto dal governo. Il paziente, di 29 anni, ora è in isolamento in un ospedale di Mosca, precisa l'agenzia di stampa Ria Novosti. Sono stati ricoverati in via cautelativa anche i suoi familiari.

Turchia: si isoli chi è giunto dall'Italia. Alla luce dell'epidemia di coronavirus (Covid-19), chiunque sia giunto negli ultimi 14 giorni in Turchia dall'Italia è invitato a informarne le autorità locali per i relativi controlli sanitari e a trascorrere in isolamento in casa il periodo in attesa dei risultati. Lo ha detto il ministro della Salute di Ankara, Fahrettin Koca. Stesse misure per chi fosse arrivato da Cina, Iran, Iraq e Corea del Sud. Nei giorni scorsi Ankara aveva sospeso i collegamenti aerei da questi stessi Paesi.

In Cina solo 206 nuovi casi, dato più basso da gennaio. «I casi di Covid-19 in Cina continuano a diminuire. Ieri sono stati riportati 206 nuovi casi all'Oms, il numero più basso dal 22 gennaio. Solo 8 sono stati registrati al di fuori della provincia di Hubei». Lo ha affermato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra sul coronavirus. Fuori dalla Cina si contano 8.739 casi in 61 Paesi, con 127 morti.

Australia: Italia in quarantena, stretta su viaggi al Nord. Il governo australiano ha invitato i propri cittadini a «riconsiderare programmi di viaggio» nelle zone dell'Italia settentrionale dove si trovano focolai di coronavirus dopo che a Perth si è registrato il primo decesso. È stato infatti alzato il livello di allerta al grado tre per queste zone del Nord Italia, mentre si esorta a adottare la massima cautela nel resto del Paese, per il quale vige un livello 2 di allerta. Il provvedimento dell'Australia segue il giro di vite deciso dalle compagnie aeree Usa, Delta Air Lines ed American Airlines, che hanno annunciato la sospensione temporanea dei collegamenti per Milano a partire da questa settimana, mentre la Turkish Airlines ha cancellato i volti da e per l'Italia dal primo marzo 2020. Con il provvedimento del governo di Canberra si allunga la lista dei Paesi che hanno adottato misure nei confronti dell'Italia, dallo 'sconsigliò dei viaggi a provvedimenti più rigidi, in seguito all'epidemia di coronavirus.

Israele, Libano, Giordania, Turkmenistan, Arabia Saudita, Bahrein, Kuwait, Iraq, Seychelles, El Salvador, Repubblica Dominicana, Mauritius, Capo Verde e Vietnam hanno chiuso le loro frontiere agli italiani. La Cina, dove stando agli ultimi dati ufficiali si sono registrati 80.026 casi con 2.912 decessi, ha stabilito la quarantena obbligatoria per le persone in arrivo dall'Italia. Il governo degli Stati Uniti ha elevato il livello di allerta nei confronti dell'Italia portandolo prima a 3 e poi a 4 per le zone in cui il virus è più diffuso, raccomandando ai propri cittadini di riconsiderare tutti i viaggi verso il nostro Paese e di evitare quelli non strettamente necessari.

La scorsa settimana l'India ha sconsigliato i viaggi in Italia annunciando la possibile quarantena per 14 giorni per quanti abbiano visitato il nostro Paese dal 10 febbraio. Analogo provvedimento è stata adottato da Taiwan. In Europa, il governo britannico ha diffuso un 'travel advicè relativo all'Italia. «Sconsigliamo tutti i viaggi non essenziali nelle 10 cittadine della Lombardia e in quella del Veneto che sono state isolate dalle autorità italiane a causa dell'epidemia di coronavirus», recita l'avviso. Un allarme sulle aree italiane più a rischio contagio è stato diffuso anche dal sottosegretario ai Trasporti francese, Jean-Baptiste Djebbari, che ha «invitato» i propri connazionali a rinviare il più possibile i loro viaggi nelle regioni colpite, mentre il presidente Emmanuel Macron ha assicurato che la Francia non bloccherà le frontiere con Italia. Il ministero della Sanità spagnolo ha inserito tra le «aree a rischio» Veneto, Lombardia Piemonte ed Emilia Romagna e le autorità olandesi hanno ordinato ai propri cittadini di non recarsi negli 11 comuni focolaio ed indicato Roma ed il Lazio come zone a rischio al pari delle regioni del nord. Nei giorni scorsi Serbia, Croazia ed Irlanda hanno sconsigliato i viaggi in Italia.

Misure anti-contagio sono state prese anche dai Paesi dell'Europa orientale. Mosca ha comunicato ai propri connazionali di evitare le aree più a rischio. La Romania ha disposto la quarantena di 14 giorni per chi arriva dall'Italia, misura che si applica solo ai viaggiatori provenienti dalle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, con la distinzione tra i comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio e il resto del territorio delle regioni coinvolte (non ci sono restrizioni previste per i viaggiatori che arrivano da altre regioni d’Italia). Il governo bulgaro ha invitato i propri connazionali ad evitare le aree del nostro Paese colpite dal coronavirus. Anche la Repubblica Ceca ha adottato delle misure ad hoc per l'Italia, sospendendo i collegamenti con Milano, Bologna e Venezia. Per i voli dal nostro Paese in arrivo a Praga, inoltre, sono state riservate uscite apposite, con screening specifici e misure igieniche rafforzate. In Medio Oriente, oltre al divieto di ingresso per gli italiani disposto da Arabia Saudita, Iraq, Libano Bahrein e Giordania, il Kuwait ha sospeso i collegamenti aerei da e per il nostro Paese, mentre il Qatar ha sconsigliato ai propri cittadini di compiere viaggi in Italia stabilendo una quarantena di due settimane per tutti i passeggeri che arrivano a Doha con voli diretti dal nostro Paese o che vi sono stati nelle ultime due settimane.

 

 
 

 

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