Pasqua, boom di prenotazioni: è invasione di stranieri

Pasqua, boom di prenotazioni: è invasione di stranieri
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Lunedì 15 Aprile 2019, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 18:25
Vicino al tutto esaurito le mete del turismo culturale, religioso e balneare. Continuano ad essere positivi i segnali dell’“annata” vacanziera per l’Italia: lo dimostrano i dati sulla Pasqua. I primi risultati del monitoraggio dell’Ufficio Studi di Enit sulle vendite dell’Italia all’estero per il periodo pasquale registrano una crescita dell’appeal del Bel Paese. Anche nelle prenotazioni delle strutture ricettive delle destinazioni di punta del turismo italiano, la Pasqua dimostra di inaugurare una buona stagione.

Dai dati dell’Ufficio Studi di Enit sulle prenotazioni rilevate su Expedia al 15 aprile, infatti, l’81% delle strutture ricettive nelle 67 destinazioni leader del turismo italiano monitorate risultano già opzionate per la settimana di Pasqua.
In testa con il 95% di prenotazioni le mete del turismo culturale e religioso come Assisi, Matera e Trieste, quelle balneari delle Cinque Terre e Lignano Sabbiadoro e tiene ancora la montagna con Madonna di Campiglio e Selva di Val Gardena. I mercati maggiormente interessati a trascorrere la primavera nel Bel Paese saranno la Russia e gli Stati Uniti: dove nelle prenotazioni aeree fino ai primi di maggio mostrano una crescita di arrivi aeroportuali rispettivamente del +10,4% e +6,2% (Ufficio Studi Enit su dati Forwardkeys, prenotazioni “on the book” fino al 5 Maggio 2019).

«L’Italia è ben venduta all’estero - afferma Giovanni Bastianelli, direttore esecutivo di Enit - grazie anche alla rete di tour operator che veicolano la commercializzazione delle nostre mete turistiche con i quali le 30 sedi di Enit hanno stretto azioni concrete di supporto alle vendite. Se un terzo dei tour operator mondiali che vendono l’Italia danno la Pasqua 2019 come stabile rispetto allo scorso anno, ben il 54,8% indica un trend di totale crescita. Oltreoceano gli operatori segnalano tutti un aumento e solo l’Argentina indica un lieve calo del venduto per la prossima Pasqua».
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