A Roma e nel Lazio ci sono 450 librerie a rischio chiusura

In bilico 1500 addetti del settore. L'allarme lanciato da Sil Confesercenti: nel primo trimestre del 2024 si è registrato un calo del 4,8% a livello nazionale

A Roma e Lazio ci sono 450 librerie a rischio chiusura (Fonte MTesta)
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 16:18

«A rischio ci sono, solo nel settore librario, 450 librerie di Roma e del Lazio che occupano oltre 1500 addetti a vario titolo». A lanciare l'allarme è Guido Ciarla, presidente di Sil Confesercenti di Roma e del Lazio. «La flessione di mercato conferma quanto già le nostre imprese ci hanno evidenziato. Meno fatturato comporta meno redditività con conseguenti minori investimenti sino ad arrivare all’ipotesi di chiusure e di riduzione del personale», aggiunge Ciarla.

Il fenomeno in realtà riguarda tutto il Paese: nel primo trimestre 2024, le vendite di libri hanno registrato un calo del 4,8% sullo stesso periodo dello scorso anno, come evidenzia un report elaborato dall’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) su rilevazione di Nielsen BookScan.

E la Capitale non è ovviamente immune.

La nota

In una nota, il sindacato dei librai evidenzia che «se guardiamo in prospettiva con l’entrata in vigore di nuove misure quali la rimozione del bonus biblioteche» (sono stati tolti i 30 milioni di euro da utilizzarsi in gran parte nelle librerie a livello nazionale, di cui mediamente 3 mln per le biblioteche del nostro territorio) ed il dimezzamento del tax credit per le librerie (meno di un milione di euro sul territorio regionale), la preoccupazione aumenta». Problemi che si aggiungono a quelli irrisolti «sul fronte dell’editoria scolastica per librerie e cartolibrerie, che già hanno contribuito a rarefare la rete commerciale e che in assenza di risposte porterà, anche quest’anno, a ridurre ulteriormente il servizio nel territorio».

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Le possibili soluzioni

Per il Sil Confesercenti precisa il Presidente Guido Ciarla, per porre fine a questa continua scomparsa di librerie occorrono tra le altre cose «una nuova legge di filiera che riconosca e valorizzi, anche sotto l’aspetto economico, ruoli e lavoro di quanti vi operano», oltre a «misure di sostegno alla domanda di libri, ripristinando il bonus biblioteche e finanziando il tax credit librerie», fino a «una revisione dei criteri di attribuzione ed accesso a Carta del Merito Giovani, che torni ad essere misura universale». 

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