Cosa differenzia la stratificazione delle lasagne da quella del tiramisù? Come si costruisce un tortellino? Quali sono le geometrie del cannolo siciliano? Sono domande di attualità oggi che le discussioni e le ricerche sul cibo hanno varcato le porte delle cucine per diffondersi negli ambienti più disparati. A cominciare dal design, che sta dedicando grande attenzione al mondo del food mostrando creatività, curiosità e grande capacità innovativa.
Il percorso espositivo di Progetto Cibo, suddiviso per aree tematiche, si apre presentando l’architettura di cibi «anonimi» che nella loro sofisticata e precisa costruzione sono dei veri e propri progetti. Anche intorno a un alimento basilare come il pane, o a pietanze molto connotate geograficamente come il sushi o lo strudel, si celano spesso disegni progettuali frutto di un accorto compromesso tra immagine, gusto e produzione.
In molti casi, invece, è la forma stessa di un prodotto ad essere pensata come elemento decorativo: in mostra si vedranno le gelatine di Bompas & Parr che riproducono la Cattedrale di St Paul a Londra, la «Bread Palette» (fetta biscottata a forma di tavolozza) di Ryohei Yoshiyuki o lo «Speculoos» di Delphine Huguet, biscotto che si adatta alla tazzina da caffè. Si potranno ammirare inoltre oggetti di design realizzati con materiali alimentari come i gioielli di cioccolato di Barbara Uderzo, i servizi da tavola di pane di FormaFantasma o il «Decafè» di Raúl Laurí Pla, vincitore del Salone satellite 2012 a Milano. La «Cioccolator» di Alessandro Mendini - una calcolatrice a forma di tavoletta di cioccolato -, o i «Popsicles» di Putput - spugne sagomate come ghiaccioli - sono invece singolari esempi di oggetti di design che alludono al cibo.
Un ricco programma di eventi coinvolge chef di livello internazionale - come Massimo Bottura, Antonio Canavacciuolo, Carlo Cracco, Gualtiero Marchesi, Davide Oldani, Davide Scabin - che saranno i protagonisti delle serate di show-cooking nelle sale espositive; inoltre sarà possibile partecipare a workshop con i designer che daranno la possibilità di creare gioielli e sculture a partire dai prodotti del territorio.
Sempre il 9 febbraio, al Mart, apre i battenti un’altra mostra, «Rudolf Steiner. L’alchimia del quotidiano». L’esposizione celebra il genio creativo del filosofo e pedagogo che ha ispirato il lavoro di artisti come Piet Mondrian, Wassily Kandinsky e Joseph Beuys.
Entrambe le mostre chiuderanno i battenti il 2 giugno.
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