Il ponte del Primo Maggio rispetta la tradizione della “gita fuori porta” e regala occasioni per andare a spasso nella Tuscia alla scoperta di aree naturalistiche, castelli medievali, palazzi rinascimentali. A Bagnoregio proprio lunedì ritorna la classica “Passeggiata tra i Calanchi” (dalle ore 8,30, con ritrovo all’ingresso della cittadina). Si tratta di un percorso di 7 chilometri, di media-alta difficoltà, guidato dal geologo Luca Costantini che racconterà come si è formato il cosiddetto “paesaggio instabile” (fatto di stratificazioni geologiche, basamenti calcarei, argille sabbiose, sabbie e conglomerati etc.) della Valle dei Calanchi che hanno una caratteristica su tutte: l’ambiente muta continuamente forma, anche nel giro di un paio di generazioni, e non, come solitamente avviene, lungo l’arco di centinaia o migliaia di anni. Si potranno così ammirare le formazioni più celebri, come il solenne e dolomitico “Montione” e la cosiddetta “Cattedrale”, splendido calanco bianco, proteso misticamente con le sue guglie verso l’alto, quasi a voler ringraziare il cielo della sua stessa esistenza. La passeggiata consentirà di osservare Civita di Bagnoregio (candidata a entrare a far parte dei siti Patrimonio dell’umanità dell’Unesco) da altre prospettive. Info: quota 25 euro, colazione e pranzo inclusi; prenotazione obbligatoria su www.prolocobagnoregio.it; 0761777368;
Altre mete. Domenica 30 aprile, la guida turistica e ambientale Anna Rita Properzi (info: tel. 333 4912669) propone un nuovo appuntamento al Castello di Montecalvello, conosciuto come Castello di Balthus il grande artista (al secolo Balthasar Klossowski de Rola, 1908-2001), che lo acquistò nel 1970 e lo riportò all’antico splendore. “Il castello ed i suoi particolari affreschi – annota Anna Rita - sono la testimonianza di “eccellenti matrimoni” tra le più importanti famiglie nobili tra ‘400 e ‘500, in particolare i Monaldeschi e i Pamphili, che cureranno trasformazioni e raffinate decorazioni delle stanze del piano nobile.
Nella stessa giornata, la guida Sabrina Moscatelli (info: 339 5718135) si dirige a Oriolo Romano per una visita al Palazzo Altieri, “decorato al suo interno con antichi arredi, importanti ritratti e pregevoli affreschi che, con l’aggiunta di un linguaggio ermetico di emblemi e simboli (spesso usati come veri e propri rebus), avevano anche una funzione educativa e morale. Miti, leggende, favole, fatti dell’antico testamento, allegorie, messaggi, vedute del borgo e paesaggi fantastici accompagneranno ed appassioneranno il visitatore all’interno del percorso museale”.