Frosinone, favori alla Motorizzazione: condannati l’ex direttore, i titolari di un’officina e di una scuola guida

Gli illeciti emersi dopo un'inchiesta della Squadra mobile portata a termine nel 2021

Frosinone, favori alla Motorizzazione: condannati l’ex direttore, i titolari di un’officina e di una scuola guida
di Marina Mingarelli
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Sabato 27 Aprile 2024, 06:00

Soldi, cene e carburante per ottenere più facilmente revisioni, patenti di guida e certificazioni. Patteggiamenti e condanne con il rito abbreviato nel procedimento scaturito dopo un’inchiesta della Squadra mobile che ha visto coinvolto tra gli altri l’ex direttore della Motorizzazione di Frosinone (fino al maggio 2021), Salvatore Valentino, originario di Tivoli. Nei guai erano finiti anche Marco Fortini, di Alatri, titolare di una officina; Giammario Picarazzi, titolare di una autoscuola di Veroli, poi Stefano Fabrizi, Simone Scarselletta , Roberto Sementiilli Gianluca Mafferi e Giovanni Berardi. Nella giornata di ieri sono state pronunciate le prime condanne. La maggior parte degli imputati ha patteggiato. L’ex direttore della Motorizzazione Valentino ha patteggiato a tre anni e quattro mesi, Picarazzi (che avrebbe attestato falsamente la presenza dei candidati ai corsi di rinnovo di una certificazione per la guida di mezzi pesanti) è stato condannato a due anni; Marco Fortini ha patteggiato due anni e otto mesi.

Stefano Fabrizi (esaminatore di guida), Rossi (un candidato che aveva superato l’esame regalando due bottiglie di liquore pregiato), Testa, Scarelletta, Sementilli, Mafferi e Berardi (anche loro candidati “raccomandati”) hanno scelto il rito abbreviato e il pubblico ministero ha chiesto per loro la condanna a due anni e dieci mesi.

LE CONTESTAZIONI

La posizione più grave era quella dell’ex direttore.

Secondo le accuse Valentino della Motorizzazione dirottava le revisioni presso l’autofficina di Fortini. Le revisioni, presso la Motorizzazione, venivano sistematicamente bocciate per poi passare successivamente nel centro revisioni con cui c’erano accordi, con tempi molto più brevi. Per ottenere l’idoneità dei mezzi occorreva pagare compensi in denaro sottobanco, ma anche rifornimenti di carburante, pranzi e cene. Un accordo per l’ottenimento di vantaggi economici personali l’ex direttore lo avrebbe avuto anche con alcune autoscuole. In questo caso, stando alle accuse, Valentino disponeva lezioni di guida suppletive e ne intascava i compensi. Invece delle canoniche tre guide venivano richieste almeno sei, con un costo a guida che variava dalle 60 alle 80 euro.

Presunti illeciti, sempre in accordo con alcune autoscuole, sarebbero emersi per i corsi dei rinnovi del CQC (la Carta di Qualificazione del Conducente richiesta agli autisti che effettuano professionalmente l’autotrasporto di cose): in questo caso i candidati, pur non presentandosi ai corsi, ottenevano ugualmente rinnovi delle abilitazioni, pagando ovviamente dei compensi sottobanco. Nel collegio difensivo gli avvocati Tony Ceccarelli, Antonio Ceccani, Giampiero Vellucci, Marco Cianfrocca Luigi Edoardo Cacace , Mario Cellitti, Michele Arditi e Mario Ferri.

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