Pastore turco cerca le galline e abbatte la cantina: scopre una città sotterranea di 2.000 anni fa

L'uomo voleva solo capire che fine facessero i polli che, ogni giorno, sparivano nel nulla all'interno della sua proprietà

Pastore turco cerca le galline e abbatte la cantina: scopre una città sotterranea di 2.000 anni fa
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Venerdì 16 Giugno 2023, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 09:09

Chi cerca trova e, lui il pastore turco, cercando le sue galline alla fine ha trovato un tesoro vero. L'uomo voleva solo capire che fine facessero i polli che, ogni giorno, sparivano nel nulla all'interno della sua proprietà ma, dopo aver abbattuto il muro della cantina di casa invece dei pennuti si è trovato davanti alla più grande città sotterranea del mondo, un labirinto di tunnel e camere capace di ospitare fino a 20.000 persone. È la storia incredibile di Derinkuyu, la più grande città sotterranea del mondo riemersa finora: un antichissimo villaggio della Cappadocia, arida regione della Turchia, che scoperto nel 1963 con i suoi 18 livelli scavati a più di 85 metri sotto la superficie terrestre è diventato poi Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

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LA CITTÀ SOTTERRANEA IN TURCHIA

Si narra che la misteriosa città sotterranea, una volta chiamata Elengubu, venne scoperta da un uomo del posto che, dopo aver capito che le sue galline scivolavano nel piccolo “crepaccio” del seminterrato, avesse buttato giù il muro della cantina svelando così il passaggio buio che conduceva appunto a quell'infinità di cunicoli millenari.

Solo dopo è stato scoperto che centinaia di case private della città erano collegate a passaggi nascosti simili che portavano all’incredibile insediamento sotterraneo. Tra gli angoli e le fessure dell'immenso labirinto si snodano stanze che un tempo erano utilizzate come sala riunioni, stalle, cucine, magazzini e persino una mini-prigione. Nel corso della sua lunga storia l'insediamento sotterraneo dotato di un sistema di ventilazione sorprendentemente efficiente, che consente all’aria fresca di circolare in profondità, è servito anche come rifugio durante la guerra. 

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DAI CRISTIANI GRECI AI MUSULMANI ARABI

Per alcuni archeologi la città sotterranea di Derinkuyu venne costruita nel XV secolo a.C. per altri nel VII secolo a.C.. Quello che è certo è che venne occupata da cristiani di lingua greca e poi utilizzata come nascondiglio per gli arabi musulmani durante le guerre arabo-bizantine tra il 780 e il 1180 d.C., prima di diventare un santuario ai cristiani durante le invasioni mongole nel XIV secolo d.C. Alcuni documenti testimoniano che il complesso venne utilizzato anche come rifugio fino al XX secolo.

«La vita sotterranea era molto difficile» scrive il tabloid inglese The Sun riportando l'intervista della BBC a una guida turistica. "Ma la metropoli serviva a nascondere gli abitanti ai nemici durante il periodo bizantino, quando i cristiani fuggivano dalle persecuzioni".

Ogni livello di Elengubu è stato progettato per usi specifici, ad esempio il bestiame veniva tenuto il più in alto possibile proprio per ridurre gli odori. Ma ancora oggi gli esperti si dividono su chi avesse progettato l'antica città sotterranea più grande del mondo: molti ritengono siano stati gli Ittiti, un popolo anatolico dell'età del bronzo. «Potrebbero aver scavato i primi livelli nella roccia quando furono attaccati dai Frigi intorno al 1200 a.C.» ha spiegato al Sun Un Bertini, esperto di abitazioni rupestri del Mediterraneo.

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Ma anche i persiani, i cristiani e i greci della Cappadocia rivendicarono Elengubu negli anni successivi. Per gli archeologi la città ha raggiunto il suo massimo splendore durante le incursioni islamiche del VII secolo contro l'impero bizantino cristiano. Il villaggio fu abbandonato definitivamente nel 1923 dai greci della Cappadocia, che fuggirono dopo essere stati sconfitti nella guerra greco-turca.

Oggi il tesoro nascosto di Elengubu, che si dipana sotto le strade acciottolate della Cappadocia, è aperto ai turisti che possono ammirare i resti di un tempo perduto.

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