Polo di Adriano, nasce il museo unico con Pantheon e Castel Sant'Angelo

Polo di Adriano, nasce il museo unico con Pantheon e Castel Sant'Angelo
di Laura Larcan
3 Minuti di Lettura
Giovedì 27 Luglio 2023, 07:02
Che il Pantheon e Castel Sant'Angelo avessero un progetto di valorizzazione "condivisa" era già nell'aria da tempo, da quando lo scorso gennaio alla direzione dei musei si lavorava ad un progetto di biglietto integrato. Ora questi due luoghi icona della Capitale, che macinano visitatori con numeri da record tali da fare concorrenza al Colosseo, a Pompei e agli Uffizi, diventano un polo museale a gestione autonoma. Una promozione a lungo attesa, che sembra la naturale conseguenza all'entrata in vigore del nuovo ticket. Una svolta che incassano direttamente dal Consiglio dei Ministri che ha varato ieri notte la riforma dei musei italiani a livello nazionale. E c'è da scommettere che l'imperatore Adriano avrebbe gradito, visto che il Pantheon e Castel Sant'Angelo sono i due monumenti romani profondamente legati alla sua memoria.

POLO "ADRIANEO"

Novità importanti arrivano dal patrimonio di Roma e Lazio, proprio con la creazione di un polo autonomo "adrianeo", verrebbe da dire, visto che vengono riuniti sotto un'unica direzione autonoma il Pantheon (legato alle figure di Augusto sì, ma soprattutto di Adriano) con la fortezza dei papi sul Tevere sorta sul Mausoleo di Adriano stesso. Un'operazione che sarà concordato con il Vicariato, visto che il Pantheon resta una chiesa consacrata. E la riforma dei musei sembra prendere i connotati di una maratona. O anche di una staffetta. La corsa alla promozione degli istituti culturali alla gestione autonoma infatti continua.

FUORI ROMA

A livello nazionale la golden list dei 44 musei autonomi della prima (e seconda) fase voluta dall'ex ministro della Cultura Dario Franceschini (stratega del concorso internazionale per nominare i direttori) si amplia e si arriva alla soglia dei 60 musei, con il coinvolgimento di sedi, monumenti e parchi archeologici dislocati su varie regioni italiane.

Soddisfatto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: «L'autonomia concessa ad alcuni grandi musei è una scelta operativa che consente di elevarne la qualità e la fruibilità. Essere autonomi significa avere una gestione manageriale che permette decisioni rapide nell'ottica della tutela e della promozione delle strutture. Con questo provvedimento si riconosce, inoltre, il valore di grandi siti culturali italiani che, di fatto, per l'importanza delle collezioni e delle opere custodite, si sono già conquistati un grande rilievo sul campo». Fuori Roma, la riforma prevede l'unione degli scavi dell'antica città di Gabi (oggi sotto la Soprintendenza speciale di Roma) sulla via Prenestina con Palestrina, e il suo complesso archeologico-monumentale del Santuario della Fortuna Primigenia che sorge sull'antica città di Praeneste, considerato il "massimo complesso di architetture tardo-repubblicane dell'Italia antica".

Due realtà patrimoniali collegate propria dalla via Prenestina. Novità anche nel viterbese. Nasce il polo delle Ville monumentali della Tuscia, con un'unica direzione a gestione autonoma, speculare alla realtà ormai di successo del polo tiburtino con il complesso delle Ville Adriana, d'Este e del Santuario di Ercole Vincitore. Svolta dunque per complessi straordinari come Villa Lante a Bagnaia e Palazzo Farnese a Caprarola. L'elenco dunque si aggiorna. Nel momento in cui entrerà in vigore la riforma il passaggio chiave sarà la nomina dei direttori con un nuovo concorso.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA