La musica e la cultura portoghesi a Città di Castello per il Festival delle Nazioni. Tra gli ospiti il pianista Alexander Gadjiev, Iaia Forte e la Filarmonica Puccini

Dal barocco al fado, torna a Città di Castello dal 26 agosto al 6 settembre il Festival delle Nazioni, storica e prestigiosa kermesse che quest’anno giunge alle sua cinquantasettesima edizione. L’omaggio sarà rivolto al Portogallo, per la prima volta presente al Festival.

Il pianista Alexander Gadjiev
di Simona Antonucci
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Martedì 14 Maggio 2024, 06:35

Per la prima volta il Festival delle Nazioni di Città di Castello omaggia il Portogallo. La 57/a edizione della storica kermesse musicale, in programma dal 26 agosto al 6 settembre, chiude così una idea progettuale avviata tre anni fa e dedicata ai Paesi latini. Un trittico di Nazioni individuate per andare alla ricerca del rapporto e della fitta trama culturale che si intreccia tra Stati colonizzatori e colonizzati, con un continuo rimando tra ciò che si radica nel territorio e ciò che il territorio invaso restituisce e irradia a lungo raggio. Dopo Spagna e Italia quindi, la scelta del Portogallo arriva anche per un omaggio ai cinquant'anni della Rivoluzione dei Garofani, avvenuta il 25 aprile del 1975. A presentare e ad illustrare l'edizione 2024 sono intervenuti a Perugia, nel Salone d'Onore di palazzo Donini, per il Festival delle Nazioni sia il presidente, Leonardo Salcerini, sia il direttore artistico, Aldo Sisillo, affiancati dall'assessore alla cultura del Comune di Città di Castello Michela Botteghi.

IL FADO

 Il manifesto del Festival delle Nazioni si sviluppa lungo un percorso che attraversa latitudini e longitudini non solo geografiche, ma tocca i grandi periodi della storia della musica, della cultura e della storia sociale del Portogallo; un paesaggio disegnato lungo quattro secoli che dal Barocco arriva ai nostri giorni. Al festival delle Nazioni saranno di scena, quindi, l'Americantiga Ensemble (27 agosto), formazione specialista nel repertorio barocco portoghese che giunge in Italia per la prima volta, ma anche il gruppo multietnico dal plurilinguismo musicale Ayom (3 settembre) con SA.LI.VA musiche dell'Atlantico Nero, e la celebre cantante Carminho (4 settembre), figlia d'arte della famosa Teresa Siqueira, con un concerto - in prima italiana - dal titolo Portuguesa dove interpreta e reinterpreta il Fado.

I PIANISTI

Iaia Forte accompagnata dal canto di Cristina Renzetti e dai SonoraCorda Soloists sarà la voce narrante di As Três Maria (5 settembre) spettacolo simbolo della protesta di tre scrittrici contro il regime dell'Estado Novo.

E ancora si potranno ascoltare i pianisti Vasco Dantas (2 settembre) con un programma dedicato prevalentemente a compositori di Fado del XIX e XX secolo, e Alexander Gadjiev. Grande attenzione è sempre stata rivolta dal Festival agli artisti emergenti e l'inaugurazione del 26 agosto sarà proprio con questo giovane pianista di consolidata fama internazionale. Caterina Casini proporrà inoltre in prima assoluta il progetto Radio Renascença Trasmette Grândola, Vila Morena (28 agosto), per celebrare i cinquant'anni della Rivoluzione dei Garofani, mentre l'attore Enrico Paci si esibirà con l'omaggio Poesia dell'infanzia lontana - in prima assoluta - alla poetessa mozambicana Noémia de Sousa (31 agosto).

IL RACCONTO

Un racconto musicale sarà poi Il Tempo Che Ci Va, Ci Vuole in scena il 30 agosto, ispirato a favole e racconti della tradizione popolare portoghese, su musiche originali, commissionate dal Festival, di Michele Mandrelli. Infine, arriveranno le formazioni cameristiche come il Trio David (29 agosto, Monte Santa Maria Tiberina), il Trio Sheliak (29 agosto, Montone), il Trio Hermes (1 settembre), il Quartetto Pegreffi (3 settembre, Umbertide), la Filarmonica Giacomo Puccini diretta da Nolito Bambini, ma anche la Ceque Philharmonie Pardubice diretta da Vahan Mardirossian che il 6 settembre, con un grande concerto sinfonico nella Chiesa di San Domenico, chiuderà la programmazione del Festival.

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