Il libro teologico sugli orgasmi e il sesso come via mistica, scritto in gioventù per le coppie in difficoltà dal cardinale argentino Manuel Fernandez, anche se è una opera datata 1988 e da lui rinnegata («oggi non la riscriverei e non ho mai dato il permesso di ripubblicarla») ha fatto inevitabilmente affiorare che nella storia della Chiesa - soprattutto a cavallo del '68 e della liberazione sessuale - avanzavano eresie bloccate sempre dall'allora Dottrina della Fede. Si tratta di correnti ritenute pericolose e contorte ma che nel tempo hanno attecchito in diversi paesi del mondo, dopo essere partite inizialmente dalla Francia, da alcuni pensatori e teologi domenicani.
La dottrina errata fu elaborata inizialmente da due teologi francesi, Thomas e Marie-Dominique Philippe che hanno poi fondato un ordine religioso all'inizio degli anni Settanta e messo sotto la lente d'ingrandimento per orrendi abusi di vario genere.
I fratelli Philippe, in pratica, avevano dato vita ad una corrente di predatori sessuali nella Chiesa (la Chiesa francese, nel loro ordine, ne ha contati una settantina): l'idea di fondo si basava su una mistica deviata, radicata su pretese esperienze spirituali su base sessuale. Chi ha studiato a fondo questa corrente eretica è stato Settimana, il giornale dei Dehoniani, che in un dotto resoconto concentrato sui Philippe, ha messo in evidenza il coinvolgimento del corpo dell'uomo e della donna nel godimento estatico narrato come congiunzione con il divino. Già a metà degli anni Cinquanta questa elaborazione teologica era stata condannata dal Sant'Uffizio come «falso misticismo».
Jean Vanier, il passato “noir” e inconfessabile del fondatore dell'Arche in 900 pagine
L’assoluta discrezione della censura, ha scritto Settimana, «permette ai Philippe di riprendere un decennio dopo la propria attività, avviando non solo sistemi abusanti ma diffondendo la nuova dottrina mistica che arriva fino a identificare il prete o il padre spirituale con Cristo, e gli approcci sessuali ovviamente giustificati: se la radice è pura tutto è puro». Il discepolo più noto di questa idea manipolatoria è il fondatore de l’Arche, Jean Vanier (1928-2019) che poi si scoprirà che ha abusato di diverse donne, creandosi una identità di benefattore mondiale nel mondo della disabilità mentale.
Jean Vanier il fondatore dell'Arche colpevole di abusi sessuali e psicologici su 6 donne