Le scuole materne cattoliche (Fism) festeggiano i 50 anni, molte hanno evitato la chiusura grazie al governo (e a 90 milioni)

Le scuole materne cattoliche (Fism) festeggiano i 50 anni, molte hanno evitato la chiusura grazie al governo Meloni (e a 90 milioni)
di Franca Giansoldati
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Lunedì 6 Maggio 2024, 18:38

La Fism  - Federazione italiana scuole materne cattoliche (che rappresenta 9 mila realtà educative paritarie frequentate da circa 500 mila bambini da 0 a 6 anni) – festeggia i 50 anni con un passaggio importante per la piena parità. Dopo i disperati appelli di due anni fa l'organismo della Cei ha finalmente ottenuto sufficienti risorse strutturali dal governo Meloni: si tratta di 90 milioni per l'anno scolastico 2023-2024, un contributo stabile che era stato chiesto proprio per scongiurare il rischio di chiusura di moltissimi istituti (frequentati da bambini anche non cattolici).

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Il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara all'inizio di quest'anno ha infatti firmato i due decreti che prevedono, complessivamente, uno stanziamento di oltre 700 milioni di euro a favore di tutte le scuole cattoliche, di cui 113 milioni e 400mila euro da destinare all’accoglienza degli alunni diversamente abili e 90 milioni da assegnare in modo specifico alle scuole dell’infanzia. «Il nostro obiettivo - aveva dichiarato Valditara - è valorizzare tutte le realtà educative che fanno parte del nostro sistema pubblico di istruzione, con particolare attenzione in questo caso all’infanzia e agli alunni diversamente abili.

A ogni studente deve essere garantita l’opportunità di costruire il proprio futuro».

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Il 18 maggio prossimo mille e 500 rappresentanti di scuole dell’infanzia arriveranno a Roma per celebrare il 50esimo anniversario al quale parteciperanno oltre al ministro Valditara, il vescovo Giuliodori, responsabile della Cei del settore scolastico oltre a pedagogisti, insegnanti, sacerdoti, volontari. «Prima i bambini: ieri, oggi,domani» è il titolo della manifestazione che si svolgerà nell’Auditorium di via della Conciliazione Fra le tematiche all'ordine del giorno: i nuovi percorsi e le nuove prospettive per i servizi per l’infanzia; il posto delle bambine e dei bambini nelle agende della politica, della Chiesa, della società; i ruoli della famiglia e delle istituzioni; la transizione già in atto verso il Terzo Settore. «Senza dimenticare i problemi dovuti al calo demografico, alle difficoltà economiche a causa di una parità scolastica non ancora pienamente applicata a quasi 25 anni dalla Legge Berlinguer che aveva collocato le scuole paritarie sullo stesso piano di quelle statali in forza del medesimo servizio pubblico offerto al Paese».

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