È stato inaspettato, improvviso e fragoroso il boato che nella sera di mercoledì scorso, intorno alle 23,30, ha fatto sobbalzare dallo spavento i cittadini del centro di San Salvo, ma anche coloro che abitano più distanti. In tanti si sono riversati in strada per appurare cos’era accaduto. E hanno assistito alla scena di una vetrina devastata: l’ingresso dell’attività commerciale della Macelleria Agricola Travaglini al numero civico 260 di corso Garibaldi, non lontano dall’incrocio con via Paolo Tosti, è apparsa danneggiata.
Allertati, sono immediatamente giunti sul posto i vigili del fuoco di Vasto e i carabinieri di San Salvo, a cui spetta ora il compito di indagare sullo sconvolgente episodio. Tutte le piste sono aperte: dal racket al gesto di uno sconsiderato. La prima ipotesi certa è quella di una piccola bomba carta piazzata davanti al negozio, che esplodendo ha causato non solo il forte boato sentito persino a grande distanza, ma anche la distruzione di gran parte dell’ingresso della macelleria, molto conosciuta e apprezzata in città.
Comprensibilmente sconvolta la proprietaria dell’attività, Lorena Travaglini, che in un post su Facebook ha scritto: «Ci scusiamo con tutti i nostri clienti.
Oltre ai messaggi di solidarietà che sono giunti dai clienti dell’attività, sono arrivati anche da colleghi. Uno di questi ultimi ha detto: «Noi commercianti di San Salvo, insieme a tutte le autorità, dovremmo metterci la faccia per tener lontano questi gesti vigliacchi. Sarebbe bello che alla riapertura ci ritrovassimo tutti là per dare supporto morale all’esercizio commerciale e ai titolari e dimostrare l’unione di tutta la città contro la vigliaccheria di questi gesti».
E intanto le indagini sono state avviate dai carabinieri della locale stazione, coordinati dal Comando di Vasto, e la differenza potrebbero farla le telecamere di videosorveglianza presenti in zona, che potrebbero aver immortalato l’autore o gli autori del deprecabile gesto.