Su questi, chi presta l’assistenza fiscale oppure il “software” del precompilato, calcolerà la detrazione del 19% per un eventuale rimborso massimo di 760 euro, che avverrà direttamente in busta paga o sul rateo della pensione.
Per avere diritto alla detrazione occorre essere acquirenti dell’immobile e contraenti del contratto di mutuo ipotecario.
Si possono indicare, oltre agli interessi passivi, gli oneri accessori e le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione pagati nel 2018 per i mutui ipotecari, a prescindere dalla scadenza della rata.
Se l’importo del mutuo richiesto, come talvolta accade, supera il costo di acquisizione dell’immobile (comprese le spese notarili, le imposte e gli altri oneri accessori relativi all’acquisto) gli interessi da detrarre vanno calcolati solo con laseguente formula: costo di acquisizione dell’immobile X interessi pagati nel 2018 /capitale dato in mutuo. Se si sbaglia, l’amministrazione potrebbe richiedere indietro quanto detratto in più.
Divorzio e detrazione.
In caso di separazione legale con abbandono (si fa per dire) della casa da parte del proprietario dell’immobile, anche il coniuge separato rientra ancora tra i familiari fino a quando non interviene l’annotazione della sentenza di divorzio e, quindi, si può continuare a sfruttare la detrazione degli interessi.
In caso di divorzio, invece, il coniuge che ha lasciato l’appartamento e trasferito altrove la propria dimora abituale puòdetrarre gli interessi passivi solo se nell’appartamento continuano a vivere i figli o altri familiari (l’ex coniuge non è più un familiare).
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