Mario Zanetti aveva aiutato Alina Lacramioara Mustafa, una donna romena di origini Rom, a ritrovare un po' di serenità salvandola da una situazione difficile. Purtroppo, il giorno di Natale, Alina è stata tragicamente uccisa in Romania a Galati dal suo ex marito e aguzzino. L'uomo l'aveva convinta a trascorrere le festività in patria per poter vedere le loro figlie di 9 e 10 anni. Ora, Zanetti lancia un appello affinché la magistratura romena affronti seriamente il caso e che non venga trattato con superficialità. «I cittadini di origine Rom sono siano considerati cittadini di serie B». Alina era giunta in Italia da minorenne e aveva lavorato nei campi in Puglia, dove aveva incontrato quello che sarebbe diventato il suo carnefice. Dopo il matrimonio la coppia si era trasferita a Genova, dove iniziò l'incubo per Alina: il marito la costrinse a prostituirsi, le sottraeva il denaro e la maltrattava.
Una notte, Mario Zanetti, tassista che lavora principalmente di notte, la trovò malmenata per terra e decise di aiutarla. La soccorse e le offrì il suo sostegno, cercando di trovarle altri lavori e prendendosi cura dei suoi figli. Nasce così prima un'amicizia e poi un amore tra loro. Zanetti, ora, è determinato a fare in modo che l'omicidio di Alina non venga trascurato e chiede che l'assassino «non esca di prigione dopo pochi giorni. Chiedo soprattutto di potermi occupare delle bambine che sono rimaste senza quell'angelo della loro mamma.