RIETI - Se ne va un pezzo di storia del borgo di Farfa. Se ne va l’emblema dell’artigianato inteso come vocabolario vuole, ovvero produzione anche artistica di beni: pezzi unici e non di serie. Se ne va Gustavo Scipioni, titolare del laboratorio tessile "Farfa Tesse" nato nell’omonimo borgo nel 1937, grazie all’iniziativa della mamma Teodolinda. Avrebbe compiuto 80 anni ad agosto, ma oggi, 1 marzo 2022, si è spento all’ospedale Agostino Gemelli di Roma dove era ricoverato. Lascia la moglie Elena e le figlie Elisabetta e Paola che lo hanno sempre affiancato nell’attività artigianale di famiglia, eccellenza nella produzione e lavorazioni di tessili.
Non era conosciuto solo a Fara Sabina, Gustavo. Il suo nome e la sua arte travalicano con facilità i confini regionali e nazionali. Impossibile per chiunque si sia trovato a visitare una volta nella vita il borgo medievale di Farfa non fare tappa nella sua bottega. Quando si calca via di Porta Montopoli, il negozio di Gustavo, reso inconfondibile da un’insegna in legno che indica il “Laboratorio Tessil Art”, balza subito agli occhi circondato da fiori e chiuso dentro un’antica vetrina, che lascia intravedere i pregiati tessili.
Scendendo i piccoli gradini inizia un viaggio nel tempo e nella storia, tra stoffe, foto d’epoca e telai antichi.
A ottobre 2020 la sua arte andò in diretta Tv grazie alla partecipazione al programma “I soliti ignoti” condotto da Amadeus su Rai 1, in cui la sua identità era nascosta sotto al cartello “Tesse tovaglie”.
La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nelle comunità di Farfa e Fara che non mancheranno l’ultimo saluto nel cuore dell’Abbazia, previsto per giovedì alle ore 15 presso la Basilica Santa Maria di Farfa.