Nella Guajira colombiana: deserti, spiagge e aragoste

Punta Gallinas
di Marta Ghelma
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Venerdì 23 Agosto 2013, 19:59 - Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 23:53

Destinazione ideale per chi ama viaggiare fuori dalle solite tratte turistiche, la Penisola della Guajira un vero e proprio paradiso di solitudine e natura incontaminata. La penisola più settentrionale del Sud America, divisa tra Colombia e Venezuela, è la patria dei pacifici e accoglienti indigeni Wayuu. Il tour operator più ecologico e affidabile per intraprendere il viaggio è Kai Ecotravel (www.kaiecotravel.com), con sede a Riohacha e Uribia. Io ci sono stata. Ecco gli 8 buoni motivi per ripetere il mio viaggio:
1. Passeggiare sul malecón di Riohacha, la città colombiana dalla quale si raggiunge il centro di Uribía (1 ora e mezza circa di automobile), curiosando tra le bancarelle artigianali e assaporando gli esotici succhi di frutta venduti nei chioschi sul lungomare.
2. Visitare la capitale indigena della penisola, Uribìa, con i suoi colorati mercati dove acquistare l’artigianato tipico Wayuu. Per poi spingersi verso Manaure, per fotografare le spettacolari saline e accedere al Santuario de Flora y Fauna Los Flamencos, dedicato all’avvistamento dei fenicotteri. P.s.: il periodo migliore per osservare gli uccelli va dal mese di settembre a novembre.
3. Scoprire la tranquilla località di Cabo de la Vela, un remoto villaggio di pescatori allungato sul mare, ottimo per fare bagni rilassanti, godersi tramonti da sogno e assaggiare il gustoso pesce fresco alla griglia rigorosamente accompagnato dal riso al cocco.
4. Raggiungere a piedi le baie deserte e dall’acqua cristallina nei dintorni di Cabo de la Vela quali Playa Pilón de Azúcar (1 ora di cammino) e Ojo de Agua (1 ora e mezza di cammino).
5. Dormire in una delle capanne eco-chic di Cabo de la Vela come la Posada Pujuro o, un po’ fuori dal villaggio, il decisamente più elegante Refugio Pantu. Un avviso agli inguaribili romantici: qui, con il solo rumore delle onde e l’illuminazione delle candele, l’atmosfera è assicurata!
6. Unirsi ai 100 abitanti sparsi nella selvaggia area di Punta Gallinas, a 3 ore di jeep o a 2 ore di barca da Cabo de la Vela. Nel punto più a nord del continente sudamericano, s’incontrano “soltanto” calette paradisiache, alte dune di sabbia che rotolano fino all’Oceano e ottimi spot per praticare il windsurf.
7. Passare la notte a guardare le stelle dormendo su un comodo chinchorro, la tipica amaca gigante colombiana, dopo una cena a base di aragosta appena pescata nella vicina isola Jiworrule.
8. Trascorrere un’intera giornata a prendere il sole e a godere della bellezza del mare sulla spiaggia del piccolo paesino di Bahía Honda, a un’ora da Punta Gallinas. Qui, chi ama la pesca, puo’ anche seguire i pescatori locali in un’uscita mattutina!

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